Cara provincia
Mercoledì 17 Settembre 2008
Coperti d’oro e non pagano il conto
Lo scandalo dei superstipendi erogati a manager e politici
In questi giorni su diversi quotidiani risultano notizie su stipendi d’oro erogati a manager, amministratori comunali, deputati, onorevoli, eccetera. Soldi sottratti a contribuenti costretti a vivere sempre più spesso sulla soglia della povertà.
Nonostante tutto chi viene colpito è chi mantiene questa gente. I tagli vengono sistematicamente fatti sui salari, sui posti di lavoro. Ma nonostante tutto si tace, nonostante tutto si cerca di tirare avanti. La rabbia a volte ti prende lo stomaco, perché per l’ennesima volta hai negato un desiderio a tuo figlio, oppure non puoi farlo studiare perché hai il mutuo da pagare, nonostante tutto con dignità cerchi di tirare la fine del mese.
Nonostante tutto, in alcuni casi questi fantomatici manager fanno fallire aziende o imprese, ma nonostante tutto ce li ritroviamo sotto mentite spoglie (a volte nemmeno) in altre parti e più arroganti di prima. Nonostante tutto, e questa è la delusione peggiore, si continua a scrivere fiumi di parole. Non posso immaginare quel giorno in cui finiranno le parole e quindi i “nonostante tutto”. Solo allora si passerà ai fatti.
Flavio Grasselli
Fino Mornasco
D’accordo con lei: inimmaginabile quel giorno. La quotidianità s’incarica infatti di consolidare anziché smentire questa tendenza. Il caso Alitalia ne è la conferma: pagheranno i lavoratori, pagheranno i contribuenti, non pagheranno i manager avvicendatisi a guidare il baraccone conducendolo di sfascio in sfascio. Naturalmente, e in primis, non pagheranno i politici, che sono sempre pronti ad avocarsi meriti e mai ad ammettere colpe. Curioso poi, da parte di qualcuno, sostenere l’inevitabilità di far colare a picco un’azienda improduttiva, e con essa i detentori di molti privilegi. Ma i responsabili d’averla precipitata nel burrone, di non averne garantito una sana gestione, d’averla trasformata nell’ennesimo deficitario carrozzone pubblico, di non aver abolito i privilegi alimentando un regime di diseguaglianze, d’aver osteggiato liberalizzazioni finalizzate a imporre un indirizzo societario basato sulle regole del mercato, tutti costoro risponderanno d’errori, negligenze e altro ancora o non risponderanno d’alcunché? Naturalmente, caro amico, il mio è un quesito retorico. Come con felice immagine si sentenziava nell’antica e già inquinata Roma, continueranno ad esserci i fortunati figli della gallina bianca e gli sfortunati pulcini nati da infelici uova. Non sempre (quasi mai) a lasciarci le penne sono quelli che lo meriterebbero.
Max Lodi
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