I fondi per la Regina e l’impegno del sottesegretario

Alcune precisazioni del senatore Roberto Castelli

Egregio direttore,
ho costruito la mia carriera politica sulla credibilità e non posso accettare che mi vengano attribuite dichiarazioni che non ho mai fatto per poi dire che ho mancato a delle promesse.
Mi riferisco all’articolo apparso oggi sul suo quotidiano dal titolo "Quando i miliardi sembravano noccioline", siglato M.I., nel quale viene riportato un mio virgolettato.
Non ho mai rilasciato dichiarazioni pubbliche sulla cosiddetta "Tremezzina". Posso solamente dire sono personalmente impegnato a studiare la questione.
Si invoca sempre la libertà di stampa: è sacra, ma credo che mettere in bocca a un uomo politico dichiarazioni che non ha mai fatto in pubblico per poi poter dire che ha fatto promesse a vuoto sia un pessimo modo di fare giornalismo.

Senatore Roberto Castelli
Sottosegretario di Stato
Ministero Infrastrutture e Trasporti

Prendiamo atto della dichiarazione del sottosegretario, ma precisiamo che il 9 ottobre del 2008 il giornale ha informato con ampio risalto dell’incontro di Castelli con i tre parlamentari leghisti del circondario, avvenuto a Cisano Bergamasco.
Nessuno dei presenti ha smentito l’ampia sintesi di quella giornata, fatta di dichiarazioni sulla tangenziale di Como e della Tremezzina. Per la verità il sottosegretario contesta un’affermazione che l’articolo del giorno 23 non attribuisce personalmente a lui, ma al gruppo di parlamentari leghisti nell’insieme: l’idea cioè di dirottare sulla Tremezzina gli 85 milioni della Cremia – Dongo e di reperire altri fondi perché la sistemazione della strada Regina per la Lega è, giustamente, una priorità.
Ora si scopre che l’Anas non la prevede tra le opere urgenti e Castelli afferma di non aver mancato ad alcuna promessa. Peccato, noi continuiamo a confidare sul suo impegno perché i finanziamenti rispuntino fuori.

Mario Cavallanti
[email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA