Cara provincia
Lunedì 06 Aprile 2009
Il confronto impossibile tra Berlusconi e Franceschini
Se il leader del Pd avesse preso lezioni da Prodi, il Cavaliere avrebbe di che preoccuparsi
Franceschini ha lanciato il guanto della sfida a Berlusconi: confrontiamoci con tre dibattiti, campo di battaglia qualche sagrato casereccio, purché contenga di volta in volta le mille “Camicie Rosse”, disoccupati, insegnanti-studenti, imprenditori.
Berlusconi ha invece rilanciato, si candidi anche lui alle Europee, il luogo della singolar tenzone saranno le cabine elettorali di tutta Italia, basterà un lapis, il colore della camicia ininfluente, e si potranno esprimere liberamente tutti senza condizionamenti, lavoratori compresi. A giugno l’ardua sentenza, tra chi pensa in grande e chi... si accontenta! Difficile “disarcionare” il Cavaliere, se il povero Franceschini ha preso lezioni da Prodi, Veltroni, Soru, allora “si può fare... cappotto Cordialmente
Enzo Bernasconi
Caro signor Enzo,
se Franceschini avesse preso lezioni da Prodi, Berlusconi avrebbe di che preoccuparsi. Non si dimentichi che il Professore è l’unico ad aver sconfitto il Cavaliere per ben due volte in altrettante sfide. Insomma con Veltroni e Soru c’entra poco o nulla. Il fatto poi che il premier sfugga al confronto quando ha solo da perdere (non a caso accettò l’unico faccia proprio con Prodi perché da perdere aveva poco e infatti guadagnò consensi) è comprensibile ma poco onorevole per un leader politico.
Diversa la questione delle europee. La posizione di Franceschini, per quanto leale, rischia di trasformarsi in un boomerang. Non pochi notabili del Pd, infatti, stanno manifestando malumori nei confronti del segretario che ha impedito loro quelle candidature di bandiera contestate a Berlusconi. E forse non ha torto chi sostiene che, in questo modo, i democratici arriveranno all’appuntamento con le urne senza quelle figure carismatiche in grado di portare consensi al partito. E visto che al Pd i voti servono come il pane, a pagare lo scotto di un’eventuale debacle sarà proprio Franceschini.
L’unica certezza è che, per un motivo o per l’altro, non vedremo, almeno a breve, un confronto tra Berlusconi e il leader del Pd, né in televisione né alle urne per il Parlamento europeo.
Francesco Angelini
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