Cara provincia
Mercoledì 12 Novembre 2008
Il nostro lago, un gioiello con mille insidie
Avviso ai naviganti: attenti ai pericoli nascosti
Cara Provincia
vorrei segnalare un pericolo a tutti i naviganti.
Per capirci in prossimità del bar battello è ancorato alla fonda un enorme pontone che cre uno strozzo all’uscita della Diga. Lo stesso oltre a provocare non pochi fastidi per le manovre di chi ha la barca ormeggiata al Porto Marina crea enormi rischi durante le ore notturne,in quanto lo stesso risulta sprovvisto di qualsiasi luce di delimitazione (andando contro le più elementari regole di navigazione) sopratutto per chi viene da fuori Como non essendo al corrente della situazione provoca gravi rischi di collisione.
Visto che prevenire è meglio che curare...
Cordiali saluti.
Sergio Briscio
Caro signor Sergio,
innanzitutto complimenti per il fatto di navigare sul lago, di notte e d’inverno.
È un’emozione impagabile. Io, a volte, provo a raccontarla agli amici che, in barca, ci vanno solo in piena estate e rigorosamente di giorno, ma non capiscono.
Detto ciò, le consiglio di stare anche attento ad altri punti insidiosi. Davanti a Villa Geno, ci sono due pali, a parecchi metri dalla costa, assolutamente privi di luce. Dall’altra parte, verso villa Erba, altri due piloni segnalano una "secca", ma la luce non sempre funziona.
Io l’anno scorso, proprio di notte, ci ho lasciato l’elica.
Il tratto tra villa Olmo e l’hangar è un susseguirsi di boe, molte delle quali abbandonate e semisommerse. Se ci si va sopra, non si trancia soltanto l’elica.
Non solo, capita persino di imbattersi nei pontili della Navigazione, senza luci, e lì i pali sono più di uno e pure grossi.
E potrei continuare a lungo, ma temo di farle un elenco di insidie che lei avrà già egregiamente imparato ad evitare.
Tra l’altro, in questi giorni di pioggia, con le valli che scaricano il legname abbandonato nei boschi, il lago è una distesa di tronchi che vagano e vengono raccolti dal battello spazzino solo quando arrivano a Como. Quelli sono davvero pericolosi.
Questo lago, unico al mondo, non solo non ha approdi pubblici, almeno in corrispondenza dei paesi, ma è pure disseminato di trappole.
Sono un segno di colpevole incuria. L’espressione di un totale disinteresse verso un gioiello che il mondo ci invidia.
Buona navigazione signor Sergio.
E, aspettando che qualcuno si degni di occuparsi del lago... occhi aperti, e motori al minimo. Soprattutto di notte.
Giuseppe Guin
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