Il Papa a Sydney: La fede dei giovani è il grande evento

In magine alla giornata mondiale della gioventù

Leggo a pagina 9 della Provincia del 20 luglio, le accorate, lucide domande di Federica Uboldi sullo scarso spazio che la stampa (buona parte, almeno) ha riservato ai giovani che hanno partecipato alla giornata mondiale della Gioventù a Sidney:  brava, bravissima! Domande precise, inconfutabili sulle responsabilità dei media nel segnalare ed incoraggiare tutti quei comportamenti virtuosi dei giovani (tanti giovani) che in controtendenza rispetto agli stereotipi dedicano tempo, energie, passioni ed entusiasmi per ideali di vita.
Spiace osservare che anche il suo giornale forse ha perso questa occasione, perché a fronte di un evento così eccezionale non ha colto il clima, l’atmosfera di Sidney: sempre oggi, tutta la notizia (titoli compresi !) era basata su uno stralcio del discorso del Papa sui preti pedofili in Australia, due foto sulla contestazione di trecento persone. E’ giusto dare notizia della condanna che il Papa, con dolore ma con fermezza e senza mezzi termini, ha voluto affermare pubblicamente, ma è mancato il riferimento al contesto di questa manifestazione straordinaria nella quale, giunti da tante parti del mondo, i giovani riscoprono la bellezza di essere giovani e portatori di speranze: il che è un contesto di fede, ma non solo.
Chi, attraverso Sat 2000, ha assistito alla Via Crucis di venerdì o alla veglia di sabato ha potuto cogliere il sapore di un  incontro meraviglioso: l’incontro di amicizia tra tanti popoli, il ponte di esperienze comunicate e confrontate, la scoperta e la condivisione di emozioni intense di pace e di solidarietà. Non sono ragazzi fuori dal mondo, sono i giovani di tutti i giorni. Tutti questi giovani (500 mila) sono in Australia per ribadire il loro cammino di Fede, ma anche per testimoniare l’impegno in prima persona per una società giusta e senza barriere, nella quale toccherà loro assumere le responsabilità del futuro.
La gioia, la voglia di crescere, di fare per sé e per gli altri, sono, in una società per tanti versi "disperata",  una testimonianza preziosa, che tutti, a partire dai media, dovremmo impegnarci a valorizzare, dando loro opportunità e spazi concreti di espressione.

Franca Aiani
Albate - Como

(u. mon.) Purtroppo dovendo seguire le notizie, quel giorno la notizia erano le parole forti di condanna espresse dal Papa. Cosa che, del resto, hanno fatto tutti gli organi di stampa. Ciò, secondo noi, non ha tolto nulla alla cornice e al senso di queste giornate australiane cui, il giorno precedente, ma anche ieri, abbiamo dato ampio spazio. Grazie comunque, le osservazioni ci aiutano a migliorare il nostro lavoro.

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