Cara provincia
Domenica 04 Maggio 2008
La selezione degli embrioni è da società disumana
Il colpo di coda del ministro Turco
Cara Provincia,
approfittando dell’attenzione dirottata sull’inizio della XVI legislatura, ecco il colpo di coda del ministro Turco: le nuove linee guida della legge 40 (quella sulla procreazione medicalmente assistita) che tolgono il divieto dell’analisi reimpianto aprendo la strada alla bieca selezione eugenetica degli embrioni. Ignorando il fatto che un governo dimissionario debba occuparsi solo di ordinaria amministrazione, la Turco ha sabotato uno dei cardini della legge, quello che impediva l’eliminazione dei concepiti solo perché malati.
Il tutto, naturalmente, è stato fatto senza passare dal Parlamento ed in evidente contrasto con le disposizioni della stessa legge 40, approvata dalle Camere e difesa da una larghissima maggioranza di italiani al referendum di tre anni fa. Tale legge all’articolo 13 vieta ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti. Ora come ci spieghiamo queste linee guida in evidente contrasto con la legge che dovrebbero solo applicare? L’ultimo colpo di coda di un governo morente è quello che più fa male perché introduce nel nostro paese il principio, di evidente derivazione nazista, secondo cui è lecito eliminare un essere umano perché malato. Complimenti allora al ministro Turco, che con una sola azione è riuscita a violare la Costituzione, una legge dello Stato, la volontà degli elettori e la dignità di migliaia di piccoli esseri umani che, grazie alla sua scelta illegale, saranno eliminati solo perché malati.
Federico Trombetta
Cernobbio
Chi non vorrebbe abolire le malattie, le malformazioni, gli handicap? Chi non vorrebbe, in definitiva, togliere il male dalle nostre vite e dal mondo? Domande retoriche per evidenziare che il fine di quanto deciso dalla ministro Turco - peraltro in linea con quanto chiedono molte associazioni e numerosi medici - è certamente positivo e condivisibile. Ma siamo convinti che il fine giustifichi i mezzi? Come sottolinea giustamente il lettore, il mezzo per arrivare a concepire bambini sicuramente sani è l’eugenetica, ovvero la selezione degli embrioni, in definitiva la decisione di permettere a quelli sani di poter nascere; e quelli che hanno qualche difetto ucciderli prima che possano difendersi.
L’eliminazione degli embrioni imperfetti renderebbe la scienza, la medicina e tutta la nostra società profondamente disumane. Fino alle linea guida del ministro Turco sulla legge 40 che regolamenta la fecondazione artificiale, i medici potevano soltanto "osservare" esternamente gli embrioni e valutare il loro stato esterno. Ora, invece, potranno eseguire la «diagnosi preimpianto», cioè analizzarli internamente per verificare la presenza di difetti più o meno gravi. Sembra una linea di buonsenso, nella realtà apre la porta alla violenza più odiosa, quella contro gli innocenti.
Bruno Profazio
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