Lotta alla fame:i fatti e le chiacchiere

La Fao, un pachiderma dispendioso e  inutile

L’invito esteso dalla Fao a due personaggi sinistri quali i presidenti iraniano e dello Zimbabwe la dice lunga su questa pachidermica organizzazione che secondo me affama più che cercare di risolvere il problema della fame del mondo. sarebbe interessante diffondere in maniera capillare i risultati delle analisi dei costi/benefici della fao, in particolare delle spese sostenute per far soggiornare i suoi delegati i in lussuosi hotel, alla faccia di chi la fame la combatte ogni giorno sulla propria pelle.
Al di là di questa piaga, che secondo me accomuna tutte le agenzie dell’onu e non, maestre nel tirare fendenti verbali in nome delle grandi cause per poi stanziare la maggior parte dei fondi che entrano nelle loro casse per elargire emolumenti alle loro migliaia di funzionari, trovo che l’aver aperto le porte ai due personaggi di cui sopra sia un esempio altamente negativo. come si fa ad accogliere con applausi e a stringere la mano a chi predica odio, nel disprezzo non solo di altri paesi ma in primis del proprio popolo? possibile che il magister cerimoniae della Fao non conosca l’atroce presente e l’ancor più atroce passato del presidente dello Zimbabwe? Possibile che non gli sia mai capitato di sentire i farneticanti discorsi del presidente iraniano, che parla soltanto per slogan e incita il mondo a distruggere Israele? Piccoli Hitler/Stalin/Mao crescono...
l’unica sortita intelligente espressa nel corso dell’illustre consesso è stata quella di un ministro africano che ha speso delle parole a favore del microcredito e non dei semplici aiuti alle popolazioni, vittime, prima che della fame, delle uniche due cose veramente globali: la logica del profitto e l’egoismo. La beneficenza può essere addirittura negativa, perché induce i beneficiari a essere passivi. Meglio sarebbe ridare dignità a queste persone, il che non si fa certo stanziando aiuti e basta. Ben venga l’idea del microcredito, che potrebbe aprire nuove prospettive e ridare la voglia di vivere a chi oggi aspetta soltanto di morire.

Emanuela Gini
Villa Guardia


Una sola osservazione: vedremo alla fine del vertice di Roma quante saranno state le chiacchiere e quanti i fatti prodotti. Ricordando che con le chiacchiere si nutrono i funzionari, non i popoli affamati.

Antonio  Marino
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