Mosche bianche alla Comunità Lario Intelvese

Si sono ridotti le indennità, mentre altri se le aumentano


Cara Provincia,
in merito alle recenti polemiche relative ai politici che si autoaumentano le indennità, desidero segnalare ai lettori che ci sono anche situazioni di segno opposto, cioè di altri politici che si autoriducono l’indennità.
 C’è ad esempio il caso, ma non mi risulta sia l’unico, del direttivo della Comunità Montana Lario-Intelvese che trovandosi l’indennità ridotta del 50 per cento per effetto dell’ultima finanziaria ha provveduto autonomamente a ridursela di un ulteriore 20 per cento; nel 2008 il costo dell’organo amministrativo composto da un Presidente, un vice e cinque assessori non arriverà a 41.000,00 di euro lordi, il che significa che mensilmente e mediamente, nelle tasche di ogni amministratore entreranno puliti forse 300 euro.
Non credo sia uno stipendio da "Casta" anche considerando che negli ultimi tre anni la Comunità Montana Lario-Intelvese ha amministrato e deliberato investimenti sul territorio di sua competenza per oltre 17 milioni di euro.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.

Celestino Villa
vicepresidente Comunità Montana
Lario-Intelvese - Moltrasio

Ne prendiamo atto con soddisfazione, ma purtroppo - come dicevano i nostri vecchi quando c’erano ancora le mezze stagioni - una rondine non fa primavera.
Accanto ai pochi che si riducono i compensi, c’è una moltitudine che impunemente se li aumenta (pardon: se li adegua) mentre la gente normale sopravvive a stento.
 Sarebbe bello poter adeguare i nostri stipendi alle curve del greggio, non le pare? Ebbene, in questo Paese c’è chi può farlo, e diventa sempre più ricco. E c’è chi non può, e si ritrova sempre più povero. Invece di stare dalla parte della gente che non può (e dare il buon esempio), la Casta - perché di Casta si tratta, anche a livello locale - si è messa prudentemente al riparo. Ciò premesso, siamo lieti di apprendere che in Val d’Intelvi c’è chi va contro corrente. Conosco sindaci che non prendono compenso, oppure lo devolvono in beneficenza, senza sbandierarlo. E’ un gesto commendevole, ma limitato a poche mosche bianche.
Per cui, caro signor Villa, soprattutto se è vero - come par di capire dal suo rendiconto - che si tratta di pochi euro, perché non farlo gratis, per senso di responsabilità e impegno civico? Se, almeno a livello delle nostre piccole comunità, non si riscoprirà la politica intesa come spirito di servizio, non ne verremo fuori.

Pier Angelo Marengo
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