Sarebbe meglio se il ministro dicesse la verità

E' il momento di risanare la scuola: basterebbe spiegarlo alla gente

Egregio direttore,
da una parte si leva l’urlo:"basta tagli alla scuola,all’università e alla ricerca"; dalla parte opposta (ministro Gelmini in primis) si leva l’urlo:"basta sprechi nella scuola, basta clientelismo e nepotismo nelle università".
Da uomo e giurista mi chiedo per quale perverso motivo una cosa deve essere per forza di cose contrapposta all’altra.
Articolo 9 comma 1 della Costituzione italiana:"La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica". Mi sembra palese che i tagli previsti (vista l’entità) sono palesemente contrastanti con questo articolo, al punto che non mi meraviglierei se la Corte Costituzionale alzasse la voce su questo argomento; ma mi sfugge il perché il ministro pensa di sconfiggere le baronie con i tagli...
Sappiamo tutti più o meno come funzionano le università italiane; quando studiavo legge la maggior parte dei docenti erano di una pochezza culturale e didattica disarmante, per non parlare del problema "nepotismo", nella mia università erano titolari di cattedre marito, moglie, ecc..., veramente imbarazzante.
Lo Stato deve colpire queste situazioni è indubbio, il ministro ha ragione, ma perché i tagli? Cosa c’entrano i tagli con i docenti lazzaroni che vivacchiano nelle università a nostre spese?
Non sarebbe più semplice (e corretto) che il ministro Gelmini dicesse la verità una volta per tutte? L’Italia ha vissuto per troppi anni sopra le proprie possibilità, per troppi anni la politica non ha fatto il benessere dei cittadini (come il termine indicherebbe) ma gli interessi dei politici e delle loro poltrone, e adesso siamo quasi alla canna del gas. Ora è il momento di risanare: due sono le strade, o si aumentano le imposte o si procede a tagli purtroppo altamente impopolari. L’attuale Governo ha deciso per la seconda ipotesi.
Ministro dica la verità punto è basta, gli italiani, gente di infinita pazienza e discreta intelligenza, tireranno per l’ennesima volta la cinghia (sono fin troppo abituati ahimè),ma basta con le bugie, basta col dire che i tagli servono per il bene della scuola dell’università e della ricerca, questo è un ossimoro che anche uno studente di quinta elementare riuscirebbe a notare.

Fabio Ballabio
e.mail

© RIPRODUZIONE RISERVATA