Se i furbetti imperano sugli onesti

I poveri sempre più poveri, i ricchi sempre più ricchi

Riprendendo l’articolo «Ricchi e poveri» sono pienamente d’accordo con l’articolista: i poveri sono sempre di più e la categoria dei medi sta scivolando verso il basso, la borghesia che un tempo faceva da collante fra i due ceti va scomparendo.
Vorrei però esaminare questi nuovi ricchi. Dalle informazioni giornalistiche quasi quotidianamente vengono scoperte truffe miliardarie, corruzioni e raggiri, sempre per cifre da capogiro ora a scapito dello Stato, ora dei privati. Se questi sono i nuovi ricchi, sono perfettamente d’accordo, a loro basta poco per fare il salto di qualità.
I ricchi di un tempo che producevano, a volte sfruttando le masse, non esistono quasi più, sono i furbetti, i politici intrallazzatori, i mafiosi, tutta gente che vive ai margini della società. E la giustizia è con loro. Basta seguire i processi più noti, prendiamone uno a caso: Parmalat. Il sig. Tanzi patteggia, restituisce una minimissima parte del malloppo ai piccoli risparmiatori che gli hanno consegnato i loro sudati risparmi o il Tfr e se ne va a godersi il resto in qualche spiaggia esotica. Questa è giustizia! Basta avere «danee» per pagare un buon studio di avvocati e la giustizia è nel sacco. Quando vedo lo sperpero sulle opere pubbliche mi chiedo come mai una Procura, con esposizioni visive e dati accertati, non interviene con condanne e pene certe, sequestro del maltolto e rifusione dei danni. Il cittadino a queste esposizioni televisive si incazza, ma del seguito non viene aggiornato, e così tutta la schiera di corrotti e corruttori è sempre operante e pronta per la successiva truffa. A tal proposito mi interesserebbe sapere se lo scheletro del Lido di Menaggio va avanti o sarà tra breve materia da «Striscia la Notizia». Questa è la nuova quota di ricchi ed aggiungo disonesti mentre per i poveri cristi ma onesti, resta la sopravvivenza e la lotta quotidiana!
Non cambierà nulla, caro direttore, ma è almeno pensabile ed auspicabile che un giorno forse questi approfittatori e disonesti spariranno? Sempre con cordialità.

Fausto Frigerio
Como

Caro signor Fausto,
non cambierà nulla. La storia della letteratura (e della politica e dell’economia) è piena di lestofanti di talento. Lo era persino Rhett Butler, il protagonista di «Via col vento». I disonesti non spariranno. E gli onesti, se non aprono gli occhi, dovranno presentarsi al cospetto del Padreterno accompagnati dalla mamma.

Giorgio Gandola

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