Cara provincia
Domenica 13 Luglio 2008
Serve uno scatto: questa Italia ne sarà capace?
"La gente spazzi via la miseria di una classe politica di burocrati di partito. Abbiamo bisogno di aria pura, di parlare, ad alta voce, di noi, dei nostri figli, della nostra libertà per dire che nessuno ce la toglierà!"
Paulo maiora canamus. Per un po’ eleviamo i nostri discorsi. La situazione attuale vede il divampare di una polemica aspra sulla giustizia e sulle intercettazioni telefoniche. Con i problemi gravi per le famiglie dei lavoratori e pensionati, che non sono in grado di vivere dignitosamente, sapere che il Parlamento è inchiodato su provvedimenti per salvare Berlusconi dai giudici, che fanno il loro dovere o per abolire il ricorso alle intercettazioni telefoniche, è deprimente.
Sappiamo che alcuni politici giocano a scambiarsi, invece delle figurine dei calciatori, veline e soubrettine. Noi ci scambieremo immaginette indulgenziate! Non è la prima volta che l’Italia è nel turbine degli scandali. Il 1978 fu un anno terribile. Fu rapito e ucciso Moro e, dopo una martellante campagna giornalistica, che lo accusava di corruzione, il presidente della Repubblica Leone, si dimise. Il Parlamento restò impantanato nell’impossibilità di trovare un accordo sul nuovo Presidente: Gonella per i Dc, Vassalli per il Psi, La Malfa per il Pri, Amendola per il Pci.
Ricordo le riunioni infuocate dei gruppi della Dc numerose e inconcludenti. Poi, accogliendo le istanze dei più giovani, Zaccagnini, nel ricordo della sua esperienza di partigiano, propose uno scatto di rinnovamento e sostenne il nome di Pertini che dopo 16 votazioni l’8 luglio fu eletto Presidente a larga maggioranza (832 voti). Nel giorno del suo insediamento il discorso fu forte e generoso. Ricordò che il posto di Presidente sarebbe toccato a Moro. La commozione avvolse tutto il Parlamento. Molti, anch’io, piansero. Poi il suo richiamo forte alla giustizia sociale e alla pace «svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai». Emersero i valori che risollevarono l’Italia, dopo il fascismo e i grandi sogni di libertà, eguaglianza e solidarietà, cementati nella Costituzione. Pertini era un grande, si vantava di aver sofferto il carcere per la libertà; non aveva bisogno di pensarlo come sanzione per la sua attività. E ora è possibile un colpo di reni? La gente spazzi via la miseria di una classe politica di burocrati di partito. Abbiamo bisogno di aria pura, di parlare, ad alta voce, di noi, dei nostri figli, della nostra libertà per dire che nessuno ce la toglierà!
Luciano Forni
(b. p.) E’ possibile un colpo di reni? La sua domanda vale una riflessione. Tralasciamo la politica dei partiti e guardiamo al bene del Paese. La storia ci insegna che possiamo essere realisticamente ottimisti: l’Italia ha vissuto momenti veramente bui. Ne è sempre uscita bene tanto che è uno dei Paesi più importanti del mondo. Se ci sarà bisogno di uno scatto l’Italia sarà capace di farlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA