Un giornalista fa le domande: e ciò non significa schierarsi

Slalom fra i candidati

Egregio direttore,
 leggo sul suo giornale che ieri ha moderato un incontro a Cantù con 2 candidati del Partito Democratico e poi probabilmente ne ha scritto l’articolo (dico probabilmente perché non è  firmato). A una settimana dal voto, mi sembra una  evidente scelta di campo, a meno  che  per par condicio non abbia in  programma un analogo incontro con autorevoli candidati del Popolo delle  Libertà. Io comunque le chiedo: è corretto che il direttore del più diffuso (e autorevole) giornale locale scenda in campo a fianco di uno  dei 2 schieramenti?  Ma  almeno il Direttore non dovrebbe essere  super partes? Ovviamente non è in discussione il suo diritto ad avere una  opinione  politica (ci mancherebbe) ma è  discutibile che  la manifesti nel  pieno di una  campagna  elettorale.

Rinaldo Belluschi
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(gi. gan.) Obiezione legittima, caro signor Rinaldo, se io avessi scelto un campo. Invece ho solo fatto domande sulla questione settentrionale all’onorevole Enrico Letta (che non è Che Guevara) presentando il bel libro di Marco Alfieri «Nord terra ostile». Tre ore dopo, all’inaugurazione di Made in Cantù, ero nella stessa stanza con tutti i candidati del centrodestra e ho preso la parola prima dell’ex ministro Stanca. Tranquillo, un giornale d’informazione giudica dai fatti. Ma domenica si vota e dribblare i politici, in questi giorni, è tutt’altro che facile.

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