Il caso Zambrotta
va ai "supplementari"

Prossimo appuntamento in tribunale nel luglio del 2012 e sentenza ancora più in là, ma la questione sembra mettersi bene per la società

COMO Saranno a quanto pare le ultime udienze prima delle relative sentenze, ma il "caso Zambrotta" - ovvero la questione relativa agli indennizzi ricevuti dal Calcio Como per il passaggio del comasco campione del mondo prima dalla Juventus al Barcellona e poi dal Barcellona al Milan - si chiuderà comunque tra diversi mesi. Giovedì mattina in Tribunale era in programma un'udienza relativa al passaggio Juve-Barcellona, prossimo appuntamento fissato per luglio 2012, con relativa sentenza più o meno tra due anni. E ci vorrà almeno un anno per la sentenza dell'altra causa, sempre intentata dal fallimento che ritiene di aver diritto ai soldi incassati invece dall'attuale società, la cui prossima udienza è fissata per l'aprile 201.
La questione sembra mettersi bene per il Calcio Como - in ballo in tutto ci sono circa 800.000 euro più gli interessi che a questo punto cominciano a diventare cospicui -, anche se per ora nessuno si sbilancia. E' chiaro che la prima sentenza farà da apripista per la seconda, visto che la questione è praticamente identica. Se il giudice riterrà che quei soldi che il Como ha incassato potranno restare all'attuale società, nulla accadrà, visto che appunto il club azzurro li ha già ottenuti, secondo le norme Uefa che prevedono un indennizzo alla società di origine di un calciatore in occasione di ogni trasferimento tra società di nazionalità diverse. In caso contrario, il Como dovrà pagare. Salvo poi avere la possibilità di ricorrere. Se ne riparlerà comunque a questo punto all'inizio del prossimo campionato, prima il Como ha ben altri generi di problemi da affrontare, su tutti i fronti.

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