La trattativa per il Como
vicina al punto di svolta

La pista più consistente è sempre quella bresciana ma ce ne sarebbe anche una alternativa con l'ex Angiuoni

COMO Nulla di fatto, niente. Tutto tace. Di sicuro c'è che la giornata di lunedì non ha portato novità nella questione legata alla cessione della società. Potrebbe accadere martedì, però. Stando a quello che aveva spiegato sabato Antonio Di Bari e che il suo vice Amilcare Rivetti ha poi nuovamente confermato. «La trattativa c'è e continua. Lunedì i rappresentanti della cordata si sono fatti vivi con DiBari - ha spiegato Rivetti -, ci sono ancora delle questioni da analizzare e definire, ma hanno ribadito la loro volontà di continuare». Dunque, non è stato un no. La questione si presume sia di carattere economico, sulla differenza tra domanda e offerta. Passi normali in una trattativa, co mancherebbe. Quello che continua un po' a sorprendere è il modo in cui la questione è stata e viene trattata, con un'uscita allo scoperto ormai di una settimana fa di questa cordata - martedì scorso tre rappresentanti del gruppo sono stati a Orsenigo a parlare alla squadra, senza presentarsi per nome e cognome -, per poi tenere avvolta nell'incertezza l'identità dei protagonisti.
«In questi giorni però le cose potrebbero chiudersi in maniera definitiva, in un senso o nell'altro», ha ribadito Rivetti.
I nomi, si diceva, ancora non si individuano con precisione. Non è ancora da escludersi l'ipotesi già fatta dell'imprenditore di Lovere Carlo Taccolini, anche se direttamente da lui venerdì era arrivata una smentita, sia pure non del tutto convincente. Smentita che invece, da parte di Taccolini, non è stata così netta agli organi di stampa della zona di Brescia. E al nome di Taccolini è stato associato anche quello del possibile direttore sportivo Sergio Vignoni, ex Vicenza.
Lunedì però è circolato anche un altro nome, quello di un imprenditore della zona di Chiari, Lanzafame. Anche da questo fronte, però, nessun tipo di conferma.
Si è appreso che domenica a Lumezzane allo stadio fosse presente un emissario della nuova cordata per vedere la squadra, ma chiunque fosse non si è presentato né allo staff né alla squadra. E non ha comunque seguito la partita vicino a Rivetti, restando quindi probabilmente del tutto anonimo.
Per quanto riguarda invece la soluzione "alternativa" a quella che potrebbe essere questa cessione, continua a restare in pista anche l'idea, da parte proprio di Rivetti, di costituire eventualmente un gruppo più allargato di soci comaschi o comunque della zona. Il tutto, però, senza la presenza di Di Bari, la cui permanenza in società ormai sembra sempre più in fase terminale. E di questo gruppo potrebbe far parte anche Enzo Angiuoni. Che sembrerebbe disposto a rientrare nel Como, ma non con Di Bari.
Intanto martedì la squadra riprende la preparazione a Orsenigo, restando in attesa di notizie. Il pareggio di Lumezzane ha riconfortato un po' l'ambiente, anche se la situazione di incertezza societaria certamente non giova neppure ai risultati sportivi. Domenica c'è al Sinigaglia il Sudtirol e per gli azzurri diventa più che mai impellente fare punti in casa, dove il cammino sin qui è stato disastroso a differenza del buon bilancio raccolto in trasferta.

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