I giocatori azzurri delusi
"Ci conosciamo poco"

"Fatichiamo troppo in casa, senza un vero perché. Certamente dobbiamo conoscerci meglio, in più abbiamo cambiato spesso modulo di gioco".

«Dobbiamo fare più gruppo, dobbiamo imparare a conoscerci ancora meglio. Dobbiamo aiutarci di più, serve più compattezza per uscire da questa situazione». Ci sono diversi fattori, per Da Dalt, che stanno contribuendo al pessimo inizio di stagione: «Fatichiamo troppo in casa, senza un vero perché. Certamente dobbiamo conoscerci meglio, in più abbiamo cambiato spesso modulo di gioco. Anche oggi nella ripresa abbiamo giocato meglio, grazie all'inserimento di alcuni giocatori giusti al momento giusto. Ma non basta, non può essere abbastanza». Ma, senza entrare nel merito delle retribuzioni saldate e meno, quanto influisce l'incertezza societaria sulle prestazioni e sulla classifica del Como? «Forse c'entra qualcosa, ma il nostro obiettivo è rendere il Como più vincente. Un Como che vince invoglia potenziali imprenditori ad acquistarlo. Agli stipendi non pagati non pensiamo». Cosa manca quindi al Como? «Altre squadre non hanno giocatori come Rossini o Cozzolino, non abbiamo una squadra peggiore di altre, anzi. Dobbiamo però avere più coraggio nel prendere l'iniziativa e giocare con più attenzione, specialmente sulle palle inattive che i sono costate molti gol».

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