Como, accordo raggiunto:
mercoledì la cessione a Lanzanova

L'incontro tra venditori e acquirenti ha chiarito gli ultimi dubbi e ora è davvero ufficiale: la società cambierà padrone

COMO - Affare fatto. L'accordo è stato raggiunto. E mercoledì prossimo, a questo punto senza più obiezioni e tentennamenti, sarà firmato il primo e definitivo atto di cessione del Calcio Como. Tutti presenti - Di Bari e Rivetti da una parte, il socio di minoranza Binda, e dall'altra parte Lanzanova con il suo commercialista Cordini - all'incontro tenutosi nello studio del notaio Stefano Leoni a Erba, dove è stato fissato anche l'appuntamento definitivo per mercoledì prossimo. Giorno in cui Di Bari dovrebbe anche dare le sue dimissioni da presidente del Como, ruolo che verrà preso da Lanzanova. L'importanza della giornata di ieri - a cui Lanzanova ha partecipato con il suo commercialista Fabrizio Cordini, suo braccio operativo sin dall'inizio in questa operazione - stava in quei "nove punti", cioè nelle situazioni su cui le due parti dovevano chiarirsi. Dalla questione Zambrotta ai premi di valorizzazione dei giovani, dalla gestione del settore giovanile alla cartellonistica dello stadio. «Abbiamo avuto chiarimenti su tutto - ha spiegato Cordini -, siamo soddisfatti, e credo anche che lo sia chi ci sta vendendo il Como». Di Bari e Rivetti confermano. La gestione iniziale sarà "condivisa", visto che inizialmente il gruppo di Lanzanova - o meglio una sua società svizzera, con sede a Chiasso - acquisirà solo il 14 per cento delle quote. Ma entro la fine di gennaio si conta di chiudere in tutto e per tutto l'operazione che porterà il gruppo bresciano - i nomi degli altri soci non sono ancora noti - ad acquisire il 97 per cento del Calcio Como. Possibili decisioni operative la settimana prossima, già da lunedì: sono in arrivo due nuovi giocatori, sotto esame la panchina di Brevi per cui sarà determinante la partita di domenica con la Salernitana.

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