Lanzanova e Rivetti
tornano a trattare

Le parti si sono confrontate sulla questione Zambrotta per cercare di trovare una via di uscita su una vicenda difficile da superare: il premio valorizzazione che ancora non si sa se il Como dovrà restituire

Cessione Como, nuovo capitolo. In una situazione dove sembra che la mano destra non sappia cosa fa la sinistra, al di là dei proclami di rottura tra le parti, ieri c'è stato un incontro tra Abele Lanzanova e Amilcare Rivetti. In realtà non c'erano solo loro: c'era anche Nini Binda (e il suo legale), il commercialista della famosa società svizzera che acquisterebbe Ottavio Molteni, il commercialista del Como Puntello, e Fabrizio Cordini. L'incontro era stato voluto da Lanzanova, la notizia semmai è che il Como lo abbia concesso. Parrebbe anche con l'accordo di Di Bari, con un unico diktat: vendere solo di fronte ai soldi. Le parti si sono confrontate sulla questione Zambrotta per cercare di trovare una via di uscita su una vicenda difficile da superare: il premio valorizzazione che ancora non si sa se il Como dovrà restituire (oltre 700.000 euro) e su cui le parti cercano di tutelarsi. Quanto le parti si siano avvicinate e difficile dirlo. Certo è che la trattativa dice che si cerca una maniera per uscirne. Nel frattempo c'è anche un piccolo mister che riguarda Di Bari. Che domenica, avrebbe assistito alla partita con la Spal lontano da occhi indiscreti. Strano: perché la moglie era normalmente seduta in tribuna. Solo paura del freddo pungente? Certo si sa che non avrebbe voluto incontrare Lanzanova. Il quale però allo stadio non c'era. Boh: qui ogni minuto c'è qualcosa di strano...

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