Il Como fa il collezionista
di cartellini gialli e rossi

Cinque espulsioni e ben 49 ammonizioni in 17 giornate ma per mister Garavaglia gli azzurri non sono cattivi

COMO - Ancora due squalificati nel Como dopo il pareggio a Ravenna. Villar e Conti salteranno la sfida del 9 gennaio contro il Verona, insieme a Cozzolino che sta scontando una squalifica di quattro turni. Un turno di stop a testa: a Villar in seguito all'espulsione rimediata al 27' della ripresa per doppia ammonizione, a Conti per somma di ammonizioni. Con il Ravenna mancavano in quattro (Cozzolino, Ardito, Franco e Fortunato) e il problema delle squalifiche comincia a presentarsi con regolarità. E non finirà certamente a gennaio, dal momento che sono a rischio squalifica altri giocatori: Riva, Maah, lo stesso Cozzolino, Bossa, Maggioni e Magli, tutti in diffida.
Il Como è al secondo posto tra le squadre più “cattive” del girone: quarantanove ammonizioni in diciotto partite, una media di quasi tre a partita. Peggio ha fatto solo il Pergocrema, con cinquanta. E non è un caso se è Conti il giocatore più ammonito del campionato con otto cartellini gialli, primato che condivide con Fonjock del Ravenna e Sciannamè della Paganese. Anche il numero delle espulsioni, dirette o per doppia ammonizione, comincia a diventare alto. Cinque espulsioni per il Como: due per Fautario, una a testa per Cozzolino, Ardito e Villar, tutte provocate da situazioni di gioco, tranne quella di Cozzolino contro la Spal, che gli è costata quattro giornate di squalifica per aver spinto il guardalinee.
Prima di Cozzolino, quest'anno, solo in altri due casi il giudice sportivo aveva deciso una squalifica così alta nel girone A tra i giocatori, fermando per quattro turni Preite del Pavia e Panini della Paganese.
Mister Carlo Garavaglia, però, rifiuta l'etichetta di squadra cattiva per il Como: «Il problema delle squalifiche c'è, ma non siamo una squadra particolarmente fallosa o che gioca con cattiveria. Anzi, non vedo giocatori che fanno dell'agonismo esasperato la propria caratteristica. Nonostante la situazione ambientale difficile, a parte Cozzolino contro la Spal, i giocatori hanno sempre mantenuto il controllo».
Secondo Garavaglia i motivi del numero elevato di ammonizioni vanno cercati altrove: «Abbiamo trovato arbitri abbastanza fiscali, come domenica a Ravenna: le due ammonizioni di Villar mi sono sembrate esagerate. Anche ripensando alle altre espulsioni, non mi vengono in mente falli cattivi. Sicuramente la condizione del campo quando giochiamo in casa e il fatto di dover spesso rimontare hanno portato la squadra a giocare con più intensità. E così a volte sono arrivate ammonizioni che in altre situazioni si sarebbero evitate».
A proposito di record, la squadra con più espulsioni è la Salernitana, che guida la graduatoria con nove cartellini rossi: un dato appesantito dalla partita contro la Cremonese, quando furono espulsi Pestrin (il giocatore più espulso del campionato con Panariello del Pergocrema, tre espulsioni a testa), Peccarisi e Montervino. Ma anche gli allenatori non scherzano. Nel Como, Oscar Brevi domenica ha scontato la squalifica per una giornata ricevuta dopo la sua seconda espulsione contro la Spal. Un agnellino rispetto a Vincenzo Torrente, che ha ricevuto in tutto sei giornate di squalifica. E quattro giornate si prese all'inizio del campionato anche l'ex allenatore della Paganese, Giuseppe Palumbo, per aver dato indicazioni alla squadra nascosto su un'ambulanza a bordo campo dopo essere stato espulso. Cattivo no, fantasioso sì.

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