Ambrosini ritrova il Como
«Difficile, loro sono forti»

Intervista al difensore che domenica da ex aspetta gli azzurri a Sondrio

Sondrio-Como è anche la sua partita. Quella di Cesare Ambrosini, per cui già sfidare il Como sarebbe qualcosa di particolare. Tanto più lo è oggi. Quest’estate, dopo qualche settimana di ritiro, il difensore scelse di andarsene.

Per una sua sensazione di disagio, per così dire, ambientale. Poi, la chiamata del Sondrio. E una vita diversa, di cui il difensore però è soddisfatto, senza pentimenti e senza rimpianti.

Come va, Cesare?

Bene. Certo, ho dovuto abituarmi a una situazione per me nuova, per certi aspetti lontanissima dalla vita che ho sempre fatto. Alcuni miei compagni vanno a lavorare, altri studiano, ci si allena di meno, l’allenatore lavora solo con un preparatore atletico... è un altro mondo, ma ben organizzato, preciso nei pagamenti. Senza pretese, se non l’obiettivo di restare in serie D. E mi ci trovo bene. Ho avuto anche contatti con società di C, ma ci sono in giro situazioni talmente rischiose e complicate...

Che cosa rappresenta per te questa sfida?

Una partita difficile, contro una squadra molto forte, che ha tante cose più di noi. La nostra forza è l’unione del gruppo, uno spirito che ci sta permettendo di fare bene in tante situazioni. La vera arma in più della nostra squadra. Come mi affronteranno loro non so, io contro il Como non ho nulla. Anzi, seguo tutto, e faccio i complimenti a Banchini che sta lavorando bene, con grande consapevolezza e serietà.

L’intervista completa sul quotidiano La Provincia in edicola giovedì 6 dicembre 2018.

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