Angiuoni-Como,
la diatriba in Tribunale

Stamattina la prima udienza

Prima puntata questa mattina in Tribunale della vicenda che vede l’ex presidente del Como Enzo Angiuoni schierato contro la società. Della questione si è parlato più volte negli ultimi mesi: Angiuoni a suo tempo aveva garantito con una fidejussione il mutuo che il Como aveva a suo tempo stipulato sul centro sportivo di Orsenigo, nel 2009. Una cifra, quella per la parte garantita da Angiuoni, pari a 900.000 euro. L’ex presidente ha chiesto più volte di essere “sollevato” da questo impegno, ma così non è stato. Inoltre Angiuoni - anche se questo non è tema di discussione in Tribunale - ha più volte contestato anche il passaggio di proprietà del centro di Orsenigo dal Calcio Como alla S3C, ovvero la società a responsabilità limitata che detiene la maggioranza, praticamente la totalità, del Como. Società di cui fanno parte tutti i proprietari del club.

Angiuoni ha contestato il fatto che Orsenigo non appartenga più al Calcio Como ma ai suoi proprietari, portando anche nei mesi scorsi all’attenzione pubblica il fatto che il pagamento delle rate del mutuo con la Monte Paschi - il mutuo appunto di cui Angiuoni è garante - non sia stato più effettuato da un certo momento in avanti,dal luglio 2014. Questi almeno erano i fatti sino a un paio di mesi fa. Sino a quando cioè l’ex presidente del Como - tra l’altro presente spesso in tribuna allo stadio, anche in occasione delle due ultime partite casalinghe contro Salernitana e Perugia - ha deciso di portare la questione davanti al Tribunale. La richiesta di Angiuoni è naturalmente quella di essere sollevato economicamente dal suo impegno fidejussiorio, o in alternativa di avere il blocco di alcuni beni della società a garanzia. In sostanza, un pignoramento.

La questione è ancora tutta da dipanare, stamattina in Tribunale sarà presente Angiuoni con il suo avvocato, e saranno anche presenti i legali del Calcio Como. Non è detto ovviamente che oggi stesso si arrivi già a una sentenza sulla questione.

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