Ardito racconta il suo dolore

A La Provincia il racconto della sofferenza per il guaio ai tendini che lo ha messo fuori da due mesi e mette a rischio la carriera: «Ma voglio tornare»

Mentre il Como insegue i playoff, Andrea Ardito, 38 anni,lotta con un brutto infortunio da due mesi e mezzo. Di quegli infortuni in cui il nemico lo vedi e non lo vedi. Infortunio subdolo, che lo ha scavato piano piano sino addirittura a mettere in dubbio la sua carriera. Una infiammazione all’inserzione tra tendine d’Achille e tallone, spuntata come un semplice affaticamento e che lo ha portato a non poter più correre. Quasi a camminare. Ora Andrea, il capitano, il Leone, la bandiera, l’uomo più amato dai tifosi, ha ricominciato prudentemente a trotterellare. Senza sapere quale sarà il futuro. Ma con un obiettivo in mente: non mollare e cercare di tornare a giocare. Ieri ha raccontato al nostro giornale la sua lotta al dolore, una lunga intervista al nostro giornale che trovate in edicola oggi, martedì.

Andrea, come va?

«Benino. Venerdì scorso ho ricominciato a correre. Vediamo se ricomincia il dolore o se potrò programmare il rientro». Andrea racconta la preoccupazione, la lotta al dolore, gli allenamenti con gli antidolorifici, le partite concluse senza nemmeno sapere come. E la speranza di poter continuare a giocare.

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