Borgonovo un anno fa
«Il suo sorriso è con noi»

Lo ricordano i suoi vecchi giocatori delle giovanili e due ex compagni di squadra

Stefano Borgonovo se ne è andato un anno fa. Stremato da quella malattia, la Sla, contro cui combattè una battaglia non solo di sopravvivenza personale, ma anche coraggiosamente pubblica. È passato un anno, resta la lotta che i familiari continuano a combattere nel nome della sua fondazione, resta l’affetto dei tifosi che ogni domenica srotolano lo striscione con la sua faccia stampata sopra, resta il murale nel tunnel dello spogliatoio del Sinigaglia, che lo ritrae arrampicato alla rete sotto la Curva Azzurra, commovente simbolo di coraggio e attaccamento ai colori: azzurri e della vita.

E restano i ricordi dei suoi compagni di quando giocava, o dei ragazzi che lui allenò nelle giovanili del Como, quando a dispetto di una zazzera da vagabondo, e una allegria da adolescente, metteva a punto le sue doti molto adulte di allenatore e guida per i giovani. Basta sentire i commenti dei suoi vecchi ragazzi per avere conferma di chi era Stefano Borgonovo.

Ne hanno parlato al nostro giornale Francesco Cigardi e

Daniele Rosso, due ragazzi allenati da Borgonmovo nelle giovanili. Ed Enrico Annoni ed Egidio Notaristefano compagni nel Como. Tra aneddoti e storie, una valutazione uguale per tutti: «Stefano era innamorato della vita e del calcio. Per questo sorrideva sempre».

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