Colella verso l’Albinoleffe
«La risposta diamola in campo»

Parla il mister, dopo contestazioni e polemiche: «La squadra lavora serenamente, conta questo»

Passo indietro alla domenica della Pro Patria. E ai giorni immediatamente successivi. Giovanni Colella è stato contestato dai tifosi, è stato al centro di un “equivoco” sulle sue libertà di scelta, è stata messa sotto esame una dichiarazione del dopopartita... Giornate non proprio semplici, mettendosi nei suoi panni. «Parliamo di calcio? Credo sia meglio, ed è poi l’unica cosa per cui io sono qui». Di queste turbolenze, su una sola il mister vuole tornare. Il commento dopo la partita che aveva irritato un po’ di tifosi. «Non volevo offendere nè criticare nessuno, semplicemente manifestare quanto mi spiace vederli a fine partita stanchissimi, e amareggiati oltre che per il risultato, anche per i fischi. Perchè so quanto si impegnano, Di questa squadra si può dire tutto, ma non che non dia l’anima».

E si sono impegnati anche in questi giorni, restando fuori da un clima che ha avuto qualche punta un po’ acuta. «Non penso a nulla che non sia legato al campo, e non lo commento. In quanto a me, alla contestazione nei miei confronti, cose che fanno parte del mio lavoro. La metto da parte, non nel senso che me ne frego di quello che dicono i tifosi, sia chiaro. Non è così. Ma non ho altro modo per rispondere che il campo».

Domani si dovrebbe tornare al 3-5-2, lasciando da parte il 4-3-3. «Il modulo a tre punte è un’idea su cui avevamo già un po’ lavorato e che torneremo a riproporre quando sarà opportuno e quando saremo pronti. Ma è un’idea che rimane lì. Nonostante tutto, vederli in campo così non mi ha fatto pensare “mai più”. Ma ho pensato “dobbiamo lavorarci ancora”,».

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