Como a porte chiuse, anti-Boldini

Due giorni squadra blindata a Orsenigo non può entrare nessuno. Forse per via dell’allenatore vicino di casa che era solito sbirciare gli allenamenti

Como due giorni a porte chiuse. Ma dai, prima di Renate-Como? Sì. Prima di Renate-Como. Per due giorni tutto blindato, cancelli chiusi, tutti fuori dalle balle, il resto lo fanno i teloni verdi che da qualche anno impediscono la visuale dall’esterno. Perché? Curioso questo provvedimento, in un momento non particolarmente delicato (nel senso: come era delicato una settimana fa, e come lo sarà tra una settimana). Poi però ci pensi e trovi la soluzione. Chi è l’allenatore del Renate? Simone Boldini, ex freccia azzurra sulla fascia negli Anni Settanta, pure ex allenatore del Como, nell’anno del fallimento. Ma soprattutto ex frequentatore di Orsenigo da spettatore, da curioso, da osservatore. Siccome in passato era venuto a vedere gli allenamenti del Como anche da allenatore del Renate, e visto che comunque ha molti amici da queste parti, si è preferito blindare la squadra. Comunque Boldini ha parecchi amici tra chi vede l’allenamento del Como tutti i giorni, frequentazioni cementate negli anni in cui Boldini veniva a qui sempre a vedere l’allenamento del Como quando era senza squadra. «È un grande appassionato di calcio, uno preperato, non meritava di essere a Como nell’anno più disgraziato della società azzurra». Il 2005 terminato con il fallimento.

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