Como, i giocatori
arrabbiati con l’arbitro

«Il rigore c’era per noi, non per loro: ma abbiamo comunque le nostre colpe»

Tutti, con diverse sfumature, contro l’arbitro Aureliano di Bologna. I giocatori del Como non hanno affatto digerito la direzione arbitrale di Como-Brescia. «L’arbitro ci ha messo del suo, in una partita come questa gli episodi sono stati tutti importanti – dice Federico Gerardi – e purtroppo tutti a sfavore. Credo che il rigore per il Brescia non ci fosse, sono però sicuro che ci fosse quello per noi. Siamo stati puniti nel nostro momento migliore, ma è tutta la gestione dell’incontro che è discutibile. Come la mia ammonizione, per una protesta civile, l’espulsione di Ebagua». Gerardi, che spesso in passato aveva sottolineato come fosse necessario tornare a giocare al Sinigaglia, sottolinea l’appoggio del pubblico.

«È stato bello, i tifosi ci hanno sempre incitati. Purtroppo il Brescia senza fare molto è riuscito a vincere, certamente anche per colpa nostra, ma abbiamo provato a ribaltare la situazione in tanti modi». Tante occasioni, però, hanno partorito un solo gol: «Finché si crea tanto possiamo stare tranquilli, il gol arriverà. Credo però che si debba trovare un equilibrio migliore tra difesa e attacco, perché per il Brescia è stato troppo facile vincere».

«Non è questo il momento della negatività, serve assolutamente reagire. Avevamo un gran voglia di farlo già oggi, non ci siamo riusciti, ma non dobbiamo assolutamente farci prendere dallo sconforto». Andrea Marconi, ancora nelle vesti di capitano, prova a dare la scossa, anche se la situazione è oggettivamente difficile. Commenta subito l’episodio “incriminato” del rigore che ha consentito al Brescia di tornare in vantaggio: «È molto dubbio, io ho messo il piede ma l’ho anche tolto. Certamente l’avversario ha un po’ accentuato la caduta». Però, ammette anche che qualche problema il Como ce l’ha: «Ho l’impressione che si corra molto, ma che si arrivi sulla palla in ritardo».

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