Como, il caso della curva
Porro: «Rispondiamo»

La squalifica “sospesa” del settore preoccupa. Il presidente azzurro fa un invito ai tifosi: «Un atto di maturità per il bene dei nostri colori»

Sul provvedimento di squalifica con condizionale della curva del Como ridono decisamente un po’ meno i dirigenti azzurri. A cui certo non piace salire alla ribalta delle cronache per un motivo come questo.

E piace ancora meno la prospettiva di incappare in una squalifica e in una multa che, carte alla mano, sembra dover essere molto pesante per un bilancio come quello del Como: nel Codice di giustizia sportiva si fa riferimento a 50.000 euro.

Naturalmente solo nel caso che gli episodi incriminati si ripetessero, con conseguente chiusura del settore. Il presidente Porro ieri è stato molto chiaro: «Le regole, piacciano o no, ci sono. E sono regole internazionali. quindi non ha senso pensare di contrastarle. Si possono non condividere ma vanno rispettate».

E ai tifosi, in vista della partita di domani sera con la Reggiana ma anche di tutte quelle che seguiranno, il presidente propone questo ragionamento.

«Se veramente tutti noi teniamo a questa maglia - e i nostri tifosi ce l’hanno dimostrato abbonandosi, standoci vicino, seguendoci nelle trasferte e incitandoci sempre - diamo adesso una prova di maturità. Tifate Como il più possibile, ma fate un corpo unico con noi società e con la squadra. Senza creare situazioni che possano danneggiarci».

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