«Como, in un mese
il tuo destino»

Domani a Venezia la prima di otto partite in quattro settimane tra campionato e Coppa

Otto partite in un mese. Una serie intensa di impegni che comincia a Venezia, in casa di una squadra che ha tre punti in meno del Como, quindi da tenere assolutamente a distanza.

La sequenza è fatta di sei partite di campionato e le due semitinali di Coppa Italia. Dunque, doppiamente decisivo, per entrambi gli obiettivi che il Como a questo punto insegue. Che possa essere una fase probabilmente determinante per i destini del campionato è la tesi del direttore sportivo del Como Giovanni Dolci. «Credo proprio di sì. E non parlo solo per quanto riguarda noi, ma in generale un po’ per tutti nell’ambito della corsa ai play off. E forse anche per il primo posto, pensiamo per esempio al Pavia - che ora sta 10 punti davanti a noi - che deve affrontare in queste due partite Alessandria e Novara. Tutto può ancora cambiare, insomma». E il Como? Si è chiuso un mercato che, in termini di arrivi, è stato forse quantitativamente superiore al previsto, anche se c’era sin dall’inizio l’idea di rinforzare tutti i reparti. Ma il cammino in campo non è andato altrettanto speditamente... «No, ma se pensiamo a domenica scorsa, per esempio, abbiamo perso per due episodi, due situazioni gestite con poca attenzione da parte nostra. Non tutte le sconfitte sono state uguali, qualcosa sta migliorando». È un Como molto diverso da quello di solo un mese fa. Giocatori, allenatore, ora anche il modulo... Quanto può costare la fase di adattamento? «Abbiamo lavorato per trovare le soluzioni adeguate ai nostri problemi. E siamo soddisfatti. In una fase in cui poi, purtroppo, abbiamo anche tanti giocatori importanti infortunati tutte queste alternative sono importanti».

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