Como, la cooperativa del gol
Cinque marcatori, tutti diversi

Viaggio nel fenomeno azzurro. Il tecnico Colella: «Non sono sorpreso». Gibellini: «Non è una casualità»

Cinque reti segnate e cinque giocatori in classifica marcatori. Il Como somiglia sempre più a una cooperativa del gol. Cinque reti “spalmate” su quattro partite, ma concentrate in due gare.

Nessuna rete a Chiavari nell’1-0 per l’Entella, due reti nel 2-0 al Vicenza (Perna e Schenetti), ancora niente a San Marino nella sconfitta per 2-0, la migliore prestazione nel 3-2 di domenica all’Alto Adige, con le reti di Cristiani, Le Noci e Giosa. In pratica, due gol dagli attaccanti, due dai centrocampisti, uno dai difensori.

«È la conferma che abbiamo molti uomini potenzialmente pericolosi – ha detto mister Colella nel commentare questi dati dopo Como-Alto Adige – e che hanno facilità nel trovare la via del gol. Dico di più, può darsi che questa situazione si protragga anche nelle prossime giornate e che non ci sia un giocatore che si stacchi in classifica cannonieri».

Il gol segnato domenica scorsa – un colpo di testa su corner di Schenetti – è arrivato dopo almeno un paio di tentativi andati a vuoto, sempre da calci d’angolo o punizioni.

«Magari fosse sempre così – dice il ds Mauro Gibellini -: un attacco con più punti di riferimento e non solo uno sarebbe il massimo. Non sono numeri casuali, perché in estate abbiamo voluto puntare anche su centrocampisti bravi negli inserimenti, come Cristiani, che potessero aumentare la nostra pericolosità in attacco».

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