Como, la grinta di Gabrielloni
«Siamo carichi e ambiziosi»

Il bomber si sta preparando al meglio alla sfida di domani con il Novara

Niente partite per quasi un mese, e poi tre in otto giorni. E che partite. Il Como sta per tuffarsi intensamente in una delle fasi più importanti della sua storia di questi anni, tre mesi o poco più che possono cambiare il destino di squadra e società in maniera importante.

E uno come Alessandro Gabrielloni, che della maglia biancoblù ha ormai fatto una seconda pelle, vive l’attesa di tornare in campo con grande intensità. «È tanto che non giochiamo, e la ripresa è sempre un momento delicato, un po’ più difficile. Se poi, come nel nostro caso, si riprende addirittura con tre gare in una settimana... Domenica scorsa, per esempio, ha vinto solo il Renate, le altre di alta classifica hanno fatto fatica».

Tradotto, non bisogna pensare solo alle partite con Alessandria e Renate, rischiando di sottovalutare questa con il Novara. «Assolutamente, non dimentichiamoci che il Novara nei progetti iniziali era tra le favorite per la vittoria del campionato, è una squadra costruita in quest’ottica».

Però, secondo il bomber, il rinvio della partita con l’Alessandria non ha disturbato e non renderà le cose più difficili, «o quantomeno, le rende più difficili anche per loro, gli equilibri non cambiano. Per fortuna noi abbiamo una rosa ampia, riusciremo a dosare le forze, ci siamo riusciti con il Covid tanto più adesso che stiamo bene. In fondo adesso c’è comunque stato del tempo per lavorare, nei mesi scorsi a volte gli allenamenti erano le partite...».

Nessuna paura, quindi. Anche se sarà una settimana i cui esiti possono influire tanto sul campionato. «La cosa fondamentale è restare in scia, non far prendere il largo al Renate. È davvero la squadra più forte? È stata quella più continua, magari anche un po’ fortunata perchè per esempio non ha avuto i nostri problemi con il Covid, però resterà un avversario duro fino alla fine, questo è certo. Sarebbe importante riuscire a battere l’Alessandria, diventerebbe così una corsa a due. Ma niente di ciò che accadrà in queste prossime partite comunque pregiudicherà definitivamente l’esito del campionato».

Corsa a due o a tre, ma ormai l’obiettivo è chiaro. «Sì, adesso è un po’ più difficile nascondersi, anche se ci saranno momenti in cui faremo un po’ più di fatica, è inevitabile. È una stagione dura, intensa, gli alti e bassi possono esserci un po’ per tutti. Ma io sono molto carico, tutti lo siamo. Non capita tutti i giorni di poter giocare per un obiettivo del genere, in una piazza che per me significa così tanto».

L’obiettivo di squadra e gli obiettivi personali in una stagione così sono quasi la stessa cosa. «Assolutamente. Io poi mi sento stimato e apprezzato, che segni o no, e sono felice anche per i gol degli altri».

Tanto più che un diretto concorrente per la classifica marcatori se l’è trovato di fianco, Gatto ha sinora segnato quanto lui. «Che Mimmo - i compagni lo chiamano così, ndr - fosse fortissimo lo sapevo, lo sapevamo già dall’anno scorso in cui ci è mancato tanto. Che segnasse così spesso è una bella sorpresa, forse anche per lui. E continuerà, perchè io lo so come funziona, quando cominci a fare gol, ti abitui e ti piace. E lo cerchi sempre di più».

Un’abitudine che Gabrielloni non ha mai perso, e che non vede l’ora di riprendere. Perchè da qui in avanti ogni gol varrà sempre di più.

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