Como, la squadra incassa e replica

Dopo la strigliata di Gibellini seguita al ko di San Marino prendono la parola i giocatori azzurri

«Non ci sono scuse, sono furibondo. Così non si va da nessuna parte, una partita oscena. E la responsabilità è solo dei nostri giocatori». Le accuse del ds del Como Mauro Gibellini alla squadra dopo la brutta prova di San Marino non passano sotto silenzio a Orsenigo, dove la squadra ha ripreso ad allenarsi. Uno sfogo pesante, rivolto soprattutto ai giocatori più esperti.

Secondo Ardito, è chiaro che a San Marino la squadra doveva dare di più, «però consideriamo tutto. Anche il tipo di avversario, il ritmo della partita si abbassa quando gli altri te lo fanno abbassare. Mettiamoci gli episodi, le tante occasioni create da noi e il modo in cui sono arrivati i due gol. Le decisioni arbitrali contestabili - anche se non penso certamente a un accanimento nei nostri confronti, piuttosto a errori di valutazione -, una partita in cui forse se ci avessero dato il rigore su di me l’avremmo pure sbagliato perchè tutto girava un po’ storto... ».

Cesare Ambrosini, altro elemento ormai collocabile tra i veterani del gruppo, sostiene che «bisognerebbe guardare le cose positive. Tipo il fatto che la squadra comunque sino all’ultimo si sia impegnata per raddrizzare la situazione. Se le cose fossero girate un po’ meglio avremmo vinto 8 a 0. Mi

pare che questo accanimento nei nostri confronti sia un po’ eccessivo».

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