Como, le garanzie sono arrivate
La questione Angiuoni è sistemata

La querelle con l’ex presidente per la fidejussione su Orsenigo al momento si è chiusa

“Il Calcio Como comunica di avere adempiuto in data odierna all’ordinanza n. 5315/2015 emessa dal giudice, Dott. Alessandro Petronzi, lo scorso 13 aprile”.

Comunicato che più stringato non si può, arrivato via mail in serata ai giornalisti. A quanto pare, dunque, la questione legata alla fidejussione di Angiuoni sarebbe chiusa. Il Como ha fatto quello che il giudice Petronzi gli ha chiesto di fare, così almeno c’è scritto nel comunicato della società. A cui non è seguito nessun commento, perchè nessuno ha voluto parlare.

Dunque non è stato possibile almeno sino a questa sera capire in che modo sia stata eseguita l’ordinanza del Tribunale, che condannava la società a liberare l’ex presidente dalla fidejussione - ora del valore tra i 6 e i 700 mila euro - stipulata nel 2008 con la Monte dei Paschi per il mutuo sull’acquisto di Orsenigo oppure in alternativa a fornire garanzie personali o reali per garantire ad Angiuoni la copertura in caso di azione nei suoi confronti da parte della banca. Si è parlato anche, nei giorni scorsi, della possibilità di ricorrere in appello, e non è escluso che il Calcio Como abbia ancora intenzione di percorrere questa strada. Quello che andava comunque fatto nei tempi giusti , che scadevano appunto oggi, era eseguire il provvedimento, onde evitare che, come scritto nella sentenza, il Como dovesse ad Angiuoni 500 euro in più per ogni giorno di ritardo. E questo a quanto pare non avverrà.

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