Como, sarà serie D o C?
Due giorni al verdetto del Tar

Bocciata in prima battuta da Lega e Federazione, bocciata in sede di ricorso al Coni, la società ha scelto di ricorrere alla giustizia ordinaria per sospendere i verdetti negativi emessi nei suoi confronti

Due giorni al verdetto del Tar del Lazio, che si riunirà dopodomani. Un’attesa snervante, che dura ormai da ben oltre un mese. Da quando, cioè, il 27 luglio il Como cercò una via alternativa per chiedere il ripescaggio in serie C.

Bocciata in prima battuta da Lega e Federazione, bocciata in sede di ricorso al Coni, la società ha scelto di ricorrere alla giustizia ordinaria per sospendere i verdetti negativi emessi nei suoi confronti. Forte ora anche del tempo e delle deroghe concesse alle società iscritte con le fidejussioni giudicate poi inaccettabili. Anche se le situazioni sono estremamente diverse: per quelle dodici società la comunicazione ufficiale dell’invalidità delle loro fidejussioni arrivò soltanto a iscrizione già depositata. Quindi l’irregolarità si è manifestata dopo e non dall’inizio come per il Como.

Di analogo, eventualmente, c’è il fatto di poter ovviare all’assenza della fidejussione con pagamento in contanti, provvedimento che è stato previsto anche per le altre società nel caso non riuscissero a sistemarsi. In ogni caso, però, con una penalizzazione di otto punti.

Il presupposto del Como è decisamente diverso. Vedremo.

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