Como, scritte e cori per Ardito
L’ex: «È sempre emozionante»

Il tecnico del Seregno: «C’è gioia per la prestazione e dispiacere per il risultato degli azzurri. Grazie ai tifosi»

Andrea Ardito, proprio tu? Ma sentimenti e professionalità, com’è ovvio, devono viaggiare su binari paralleli. E con il suo Seregno ha strappato un punto al “suo” Como: «C’è gioia per la prestazione e dall’altra dispiacere per il risultato del Como. Spero davvero che questo pareggio non sia una “sentenza” per il Como. Dividere affetto e lavoro non è stato facile ma, una volta iniziata la partita, ho dovuto dimenticare il passato e concentrarmi sulla squadra e sul nostro obiettivo. Che non è ancora raggiunto».

Probabilmente anche l’ex capitano, ora mister del Seregno, si aspettava un Como diverso: «Siamo stati avvantaggiati nel primo tempo dall’assenza di Dell’Agnello. Con lui in campo ci siamo dovuti abbassare, ma i ragazzi sono stati comunque strepitosi. No, non ho visto un Como sotto tono, mi è sembrata la solita squadra determinata».

Tanto affetto da parte dei tifosi comaschi per l’ultimo vero capitano: «Non c’era bisogno di ulteriori dimostrazioni, questa città mi ha sempre dato tanto, ma ammetto che è sempre emozionante ricevere tanti applausi. Che dire, spero a Mantova di fare ancora meglio di oggi. E qua non era semplice fare risultato».

Nel giorno del compleanno di Stefano Borgonovo, Ardito ha voluto ricordare così il campione: «Mi ha fatto piacere che il nostro presidente abbia voluto omaggiarlo con un mazzo di fiori. La nostra è una società molto attenta ai valori ed è stato sicuramente un bel gesto».

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