Como, sei giornate pazzesche
Ha numeri da grande squadra

È la compagine del momento in B, quella più in forma e candidata al titolo di rivelazione del campionato.

È il Como la squadra del momento in serie B. La più in forma. E una delle maggiori candidate al titolo di rivelazione del campionato. Non sono più sensazioni, ma certezze reali. Che partita dopo partita trovano conferma sul campo. Perchè nessuno da oltre un mese a questa parte va più forte dei ragazzi di mister Jack.

Era l’ultima domenica di settembre quando il Como dopo tre sconfitte consecutive pareggiò in casa con il Benevento. Prima di quella gara in cinque giornate erano arrivati soltanto due punti, nei pareggi esterni a Lecce e a Crotone. Poi tre ko di seguito, in casa con Ascoli e Frosinone, e a Cosenza. La squadra giocava bene, creava parecchio, ma aveva difficoltà a segnare.

Prima o poi la risalita

E qualche problema, sia pure non in tutte le partite, a gestire con lucidità tutti i 90 minuti. Difetti che però non erano ancora diventati segnali di pericolo, allarmi rossi. Perchè, si vedeva, si capiva che giocando in questo modo il Como prima o poi avrebbe ottenuto di più. Ed è anche per questo che Gattuso e i suoi giocatori non si sono fatti scalfire da quelle sconfitte, non si sono spaventati, non si sono abbattuti.

È bastato poco per capire quanto avevano ragione. Quel buon pareggio con il Benevento era solo il prologo. Da quel giorno il Como non ha più perso, e se il campionato fosse cominciato lì ora sarebbe primo in classifica. Da solo. Quattro vittorie – a Brescia, in casa con l’Alessandria e il Frosinone e l’altro giorno a Terni – e solo un altro pareggio, a Ferrara. Quattordici punti in sei giornate, l’unica squadra ad aver vinto quattro volte negli ultimi sei turni. E l’unica insieme al Lecce a non aver mai perso in questo stesso periodo, i pugliesi hanno una vittoria in meno.

Il gol non è decisamente più un problema, si segna in ogni partita. I tre attaccanti titolari ora hanno tre reti a testa e arrivano gol importanti anche da chi attaccante non è, come Bellemo, come Vignali l’altro giorno. E ancora ci sono giocatori che potrebbero sbloccarsi, avendone in modi diversi le potenzialità, da Chajia ad Arrigoni. Le alternative ci sono, valide e concrete. L’attacco è il reparto in cui c’è stato per vari motivi un minimo di turnover in più e nessuno ne ha risentito, anzi.

Che ruolino in trasferta

Eccellente in termini di gol soprattutto il dato esterno: delle 14 reti totali segnate sinora, il Como 10 le ha segnate fuori casa. In trasferta ora è il quarto miglior attacco ma è in fase ascendente. Mantenendo però comunque, e anche questo è un dato molto importante, un equilibrio di marcia quasi assoluto tra casa e trasferta. Insomma, numeri davvero da grande squadra, accompagnati ovviamente anche da un rendimento difensivo davvero migliorato, per quanto restino solo due le partite in cui non si è preso gol, quelle contro Alessandria e Pordenone.

A proposito di queste due avversarie, la cosa davvero fondamentale è il distacco che continua ad aumentare rispetto a chi sta nelle ultime posizioni. I playoff sono a un punto, quel punto in più che ha il Perugia, avversaria del Como tra quattro giorni, e sono dunque un traguardo raggiungibile a brevissimo. Ma conta di più la distanza dai playout, ora a tre punti. E dalle ultime quattro: la quartultima è l’Alessandria, che sta otto punti più in giù. Più di quanto sia distante la capolista Pisa, sei punti più sopra. Qualsiasi numero lo dice chiaro: il Como in questa B ci sta a meraviglia.

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