Como, spunta il piano B
Subito promossi? Si può

Lo stato di forma, i risultati delle avversarie e il morale: ecco perché anche con Gattuso ci si può credere

Il Como non è stato costruito per vincere il campionato. Ma per «migliorare la classifica dell’anno scorso, crescere», il mantra di Charlie Ludi. Però adesso potrebbe anche spuntare un... piano B. E il gioco di parole è anche sin troppo scontato. Cioè, ritrovarsi proiettato nelle posizioni di vertice all’inseguimento delle prime, che tra l’altro frenano: sconfitta della Carrarese (a Como) e della Juve Under 23 (con l’Alessandria che resta uno spauracchio); pareggi di Renate e Pro Vercelli. L’unica che ha vinto è il Como, che si ritrova secondo (ma la Pro Vercelli ha una partita in meno), a 4 punti dalla vetta. Abbastanza per far aprire la pratica alla società: se saremo in questa posizione a gennaio, come ci si comporterà sul mercato? Ammesso che serva qualcosa. Forse sì, forse una punta se Ferrari non decollerà e un esterno della difesa a 4. Intanto, senza guardare troppo in là, vediamo un po’ cosa è successo.

Segreto

Le mosse di Gattuso a livello tattico non si sono discostate troppo dalle scelte del suo predecessore, non siamo di fronte a una rivoluzione. Ma è nel concetto di calcio che c’è stato il cambiamento. Gattuso ha scelto di esaltare le individualità dei giocatori della rosa, dando loro una libertà di espressione. Avete letto l’intervista a Pioli della scorsa settimana? «Non sono l’allenatore che dice ai miei giocatori dove devono andare. Io imposto, ma poi devono essere loro a decidere cosa fare». Una frase che spiega cosa è successo qui. Un calcio più verticale, una squadra più ripiegata su se stessa che prepara l’innesco a quelli davanti, che poi hanno qualità per decidere e graffiare. Non più un impianto tattico dove recitare un canovaccio a memoria, ma le chiavi in mano tipo: «Vai e colpisci». Il Como è stato favorito in questo dalla svolta iniziale della partita, il gol al 1’ che ha impostato la gara sul piano che voleva Gattuso.

Forse per vedere come il Como condurrà all'attacco una partita bisognerà aspettare una gara che resti più a lungo in equilibrio sul pari. Però il gol iniziale non è venuto per caso, ma per una precisa indicazione del tecnico su come sviluppare l’azione. E poi, nei 45’ minuti della prima parte di gara, la palla l’avrà tenuta anche di più la Carrarese ma il Como ha avuto due palle gol micidiali. «Vai colpisci», appunto. Due palle gol simili, con l’uomo che conclude dopo uno slalom in velocità. Gattuso ha insistito su concetto di “anima” a fine partita. «Questa squadra ha anima e cuore», e non sembravano frasi fatte. Evidente la sua mossa di accendere una rezione emotiva del gruppo.

Preoccupazione

L’unico dato che preoccupa un po’ è una condizione fisica che si porta dietro ancora gli strascichi di un lungo stop per Covid e un partita ogni tre giorni per quasi due mesi. Arrivare alla sosta indenni, potrebbe essere utile per mettere nuove basi a livello di condizione. E allora sì che si comincerebbe a pensare a un... piano B.

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