Como, una norma del regolamento
può fare evitare gli 0-3 a tavolino

La difficile situazione degli azzurri, con troppi giocatori indisponibili per Covid

Il Como chiederà il rinvio a data da destinarsi anche per la partita di domenica prossima con l’Olbia. La richiesta non è ancora stata formalmente inoltrata, ma è già una certezza, e ci sono già stati i primi contatti in tal senso con la Lega Pro.

Intanto si è chiarito il punto più importante, ovvero quello legato al rischio di una possibile sconfitta a tavolino. Un provvedimento che sarebbe stato illogico visto che le normative sanitarie richiedono un tempo preciso di dieci giorni di quarantena. E difatti si è appurato che questo rischio non c’è, dal momento che il Como non avrebbe nemmeno domenica la possibilità di schierare almeno tredici giocatori, come previsto dal regolamento.

Le norme in effetti indicano una sola possibilità nel corso della stagione di chiedere un rinvio, qualora vi siano almeno quattro giocatori contemporaneamente positivi al Covid. Come dire, un bonus che ogni società può utilizzare quando ritiene di essere fortemente penalizzata dalle assenze, pur avendo la possibilità di schierare la squadra. E a questa possibilità è stato messo un limite molto stretto proprio per evitare che qualcuno possa abusarne.

Ma quello del Como è un altro discorso, che non può ammettere discrezionalità. I giocatori non ci sono, la squadra non ha i numeri sufficienti per scendere in campo. Dunque, non ci sarà alcun tipo di penalità. Ancora da valutare invece la situazione per la gara successiva, quella di mercoledì 11 con la Pro Sesto. Molto dipende ovviamente anche dall’esito dei tamponi che tutto il gruppo dei contagiati effettuerà all’inizio della prossima settimana, al termine dei dieci giorni di quarantena. Ma resta comunque il fatto che, anche andasse tutto bene, ci sarebbero solo uno o due giorni per preparare la partita dopo un lungo stop.

Intanto si attendono anche gli esiti dei tamponi effettuati sui pochi giocatori, meno di una decina, che erano risultati negativi al controllo di venerdì scorso. Vista la situazione – diciotto i positivi del gruppo squadra da aggiungere ai sei già emersi qualche giorno prima -, ovviamente l’allarme è alto. Alla luce di questi esiti si deciderà anche come organizzare il lavoro della settimana. In ogni caso, si era già stabilito che fino a domani nessuno si allenasse, oggi si deciderà il da farsi. Fermo restando perdipiù il fatto che lo staff praticamente al completo è bloccato dal Covid, e che dunque si tratterebbe di allenamenti molto limitati, più per tenersi in forma fisicamente che per altro.

Praticamente uno stop generale, e viste le proporzioni del contagio non avrebbe potuto essere altrimenti. Tant’è che il Como ha già deciso che alla ripresa verranno rifatte a tutta la squadra le visite medico sportive di idoneità.

E poi, ci sarà una serie di impegni ancora più intensa, visti gli arretrati da recuperare. Che quindi ora ufficialmente salgono a due, con Pro Patria e Olbia. In questo momento, però, per il Como l’avversario da battere più in fretta possibile è un altro.

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