Di Marzio: «Balotelli al Como
Vi dico perché si può fare»

Il giornalista esperto di mercato: ««Mario per ora non ha altre offerte dall’Italia, il fatto che il suo entourage si sia seduto ad ascoltare dice molto»

Gianluca Di Marzio, uno dei più grandi esperti di calcio mercato, sul suo sito specializzato che parla di trattative e affari, rilancia: «Ecco perché il Como può sognare Balotelli». Quella che sembrava una boutade, evidentemente ha delle basi solide di partenza tanto da annoverarla ora nel novero delle trattative. Abbiamo sentito proprio Di Marzio, volto noto anche in tv, per fare il punto della situazione. Non prima di aver puntualizzato alcune cose. Intanto non è arrivata nessuna smentita. Poi, in merito alla trattativa su Balotelli, la maggiore operatività di Denis Wise non c’entra nulla. Che poi l’ex capitano del Chelsea possa essere d’accordo e aver dato l’ok all’operazione, ci può stare. Ma l’operazione parte da molto più lontano.

Addirittura pare che sia farina del sacco di Mirwan Suwarso, che se ne sta zitto zitto a Londra negli uffici della Sent, ma è molto più informato e operativo nelle scelte calcistiche di quanto si possa immaginare. Suwarso vede tantissime partite, specie del campionato del Como, conosce tutti i giocatori, e da mesi spinge per una operazione di mercato che possa dare una botta di visibilità al progetto Como. Tanto è vero che già in inverno erano circolati nei suoi pensieri i nomi di Matri e Pepito Rossi. Ma Balotelli è fuori catalogo da questo punto di vista e garantisce una visibilità fuori dal comune. Certo è una operazione che cozza con la filosofia dei piccoli passi e senza “prime donne” seguita sin qui dalla società. Tanto è vero che sinora nomi come Brighenti erano passati sotto il setaccio della moderazione generale.

Ma Balotelli al Como è credibile? Di Marzio assicura di sì: «L’operazione ci sta. E lo dice un particolare: se l’entourage di Balotelli ha deciso di sedersi al tavolo della trattativa (e di questo sono sicuro), e ha deciso di ascoltare, significa che sono interessati. Fosse una cosa fuori luogo, avrebbero declinato l’invito a parlarne. Se si sono seduti, allora la cosa interessa». Ok, ma perché Balotelli, che ancora insegue la nazionale, guadagna certe cifre, ha un passato nelle grandi squadre d’Europa e ha giocato l’ultimo anno in serie A, dovrebbe andare nel Como in serie C? «Poniamo che Balotelli non abbia voglia di giocare di nuovo all’estero, che voglia rimanere in Italia per stare vicino alla figlia, e che non abbia sul tavolo nessuna offerta dal suo paese... Per ora offerte dalla A e dalla B non ne sono arrivate e lui ha ascoltato. Poi, se a settembre saltano fuori, che so, la Fiorentina o il Bologna, è un altro discorso. Per ora, nulla». L’ingaggio? «Ci si può sempre mettere d’accordo». Più colpo calcistico o colpo di marketing? «Ci sono acquisti che sono anche colpi di marketing, che male c’è? Ma per il Como sarebbe soprattutto un colpo tecnico. Balotelli potrebbe far vincere le partite con una gamba sola».

Ma del Como che si dice, nei corridoi del calcio mercato, specie dopo una sortita di questo genere? «Si sa che è una società solida e che soprattutto vuole fare un cambio di marcia e provare a vincere. Il primo anno sono partiti tranquilli, e si può capire: non è detto che se uno ha i soldi li debba buttare. Hanno voluto conoscere il terreno dove sono atterrati. Adesso, evidentemente, vogliono fare uno step in più».

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