Di Quinzio, fedeltà al Como
«Mai pensato di andarmene»

Il centrocampista ex Spal contento della scelta fatta: «Il fallimento? All’inizio una botta, ma poi...»

Ha scelto la maglia numero dieci, Davide Di Quinzio. E non è un numero per cui ci si mette in gioco se non si crede in sé stessi e nelle proprie capacità. Che in effetti stanno già emergendo. Di Quinzio è stato giudicato il migliore del Como nelle prime due partite di Coppa Italia, è stato il primo marcatore ufficiale della stagione, è andato vicinissimo al gol anche domenica sera a Frosinone. Insomma, gran bell’inizio.

«Sì, sono contento. Per tutto. Nel senso che oltre a sentirmi bene sul campo mi sto trovando molto bene con i compagni e con l’ambiente. Ed è altrettanto importante».

Mezzala con grande libertà di azione, anche in zona rete. «Il gioco di Gallo dà molta importanza a questo ruolo, lasciandoci anche la libertà di interpretarlo. E giocando così si riesce ad arrivare di più davanti alla porta. Dunque, meglio di così…».

Di Quinzio arriva da tre anni alla Spal, un legame forte che si è interrotto con la conquista della B, che lui non potrà giocare.

Ma che effetto gli ha fatto a pochi giorni dalla firma, perdipiù di un contratto triennale, ricevere la notizia del fallimento? «Beh, al momento è stata una botta, non l’ho presa benissimo, come nessuno di noi del resto. Però parlando con il mister e il direttore, con i compagni, e con il curatore fallimentare, abbiamo capito che siamo comunque al sicuro, quantomeno sino a fine stagione. Se ho pensato di andarmene? No, adesso mi fido».

La lunga intervista sul quotidiano La Provincia in edicola mercoledì 10 agosto 2016.

© RIPRODUZIONE RISERVATA