È un Como d’attacco e lo si vede
dai rigori: un primato che pesa

Sette finora quelli assegnati alla squadra azzurra. con un livello di produttività quasi perfetto: sei realizzati

Il Como e i calci di rigore. Un feeling che dura dall’inizio del campionato, tant’è che già dalle prime giornate la squadra di Jack Gattuso si è conquistata il primato di regina dei rigori. Conquistati e realizzati.

Sette volte gli arbitri hanno indicato il dischetto nelle aree degli avversari del Como, che su diciotto giornate sono quasi un rigore ogni due partite, una media davvero buona. Testimonianza peraltro di quanto tempo mediamente, e con che atteggiamento, si sia trascorso nelle aree di rigore altrui.

Il Pisa? Quattro errori

Il Pisa capolista, per esempio, di rigori a favore ne ha avuti sei, uno di meno. Trasformandone peraltro soltanto due. Perché è questa poi la cosa che conta, quante volte questi rigori siano diventati gol. E al Como è accaduto sei volte su sette. Anche qui meglio di tutti.

Fin dalla prima giornata, a Crotone, un rigore fu decisivo per il risultato finale. Perché i calabresi vincevano 2-1 quando per un fallo in area su La Gumina fu concesso il penalty, realizzato da Gliozzi. Gol decisivo per il 2-2 finale. Come decisivo fu alla sesta giornata il rigore, assegnato per fallo su Vignali, siglato da Cerri contro il Benevento: fu la rete dell’1-0, poi pareggiò Lapadula. Ma quel gol valse comunque un punto fondamentale dopo tre sconfitte consecutive.

La settimana dopo, a Brescia, altro rigore. Stavolta il fallo era su Chajia e sul dischetto andò Gliozzi, il Como stava già vincendo 2-3, e quella rete fu la ciliegina sulla torta. Come anche la volta successiva, per l’altra goleada contro il Perugia: toccò ancora a Cerri segnare dal dischetto, stavolta dopo un fallo di mani in area.

Due giornate dopo, l’unico neo di questa serie, il rigore che Buffon parò a Gliozzi in Como-Parma. Ma già la partita dopo, dal dischetto arrivò un gol importantissimo, al 90’, grazie a La Gumina: e fu il compimento della rimonta a Cittadella, dal 2-0 per i veneti al 2-2. Il penalty venne concesso dopo un contatto tra Solini e un avversario, e nonostante il momento della partita fosse delicato, l’arbitro diede al Como quello che gli spettava.

L’ultimo quello di Cerri

Ultimo rigore a favore, anche questo decisivo per il risultato, sabato scorso contro la Reggina. Sia pure dopo aver consultato il Var, ma la decisione giusta è stata presa. E Cerri ha realizzato il suo terzo rigore personale, per un altro punto importantissimo.

Sono stati invece meno della metà, tre, i rigori fischiati contro il Como. Due realizzati, entrambi decisivi: da Coda per il Lecce alla seconda giornata – la partita finì poi 1-1 – e da Dionisi per lo 0-1 dell’Ascoli al terzo turno. Ma c’è stato anche un importantissimo errore, quello di Donnarumma che dal dischetto mandò il pallone sul palo al 5’ minuto di Ternana-Como.

E i biancoblù quella gara poi la vinsero 1-2. I rigori, insomma, quest’anno per il Como, almeno in questo girone di andata, sono un capitolo da leggere con piacere.

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