Felleca: «Una cessione di quote?
No, si deve cambiare società»

C’è la netta sensazione che qualcosa stia succedendo all’interno del Como

Qualcosa nell’aria c’è. Qualcosa che non è chiarissimo, va detto. Perchè da più parti si sussurra che proprio in questi giorni potrebbero esserci mosse decisive nello scacchiere societario del Como. Uno scenario tanto semplice apparentemente, due soci.

Ma nella realtà decisamente più complicato a livello di rapporti. Quello di cui si parla ormai da qualche giorno è proprio l’equilibrio tra le due parti, con l’ipotesi di proposta da parte di Nicastro di acquisizione della parte di Felleca. O comunque di una mossa forte del presidente per prendere più sotto controllo la situazione, in attesa di trovare l’acquirente per la società.

Nicastro non ne vuole parlare, non per il momento. L’altra sera invece Roberto Felleca - che invece nei giorni scorsi aveva pubblicamente dichiarato di non voler cedere la sua parte al socio - ha dato la sua versione dei fatti. «Quello che stiamo valutando, con il nostro commercialista Garau, è di trasferire la società negli Stati Uniti. Un po’ l’idea che era stata espressa all’inizio dell’estate. Quindi non si tratta di una cessione di quote da parte mia, ma di cambiare formalmente la società. Questo per rendere poi più agile le eventuali trattative di cessione. E potrebbe effettivamente essere un’idea giusta in quest’ottica».

Mesi fa si era parlato effettivamente di creare una sorta di trust negli Usa, con l’idea però di aprire la società al possibile ingresso di altri soci internazionali. Ora l’ottica sembra un po’ diversa, visto che si è invece parlato apertamente di vendere tutto. E manca comunque la conferma da parte di Nicastro sul fatto che il progetto sia veramente questo.

Non mancano invece i segnali sul fatto che lui voglia agire in maniera più diretta sulla gestione, fosse anche solo per traghettarla verso un altro proprietario. Intanto i soldi che andavano messi per le prossime scadenze sono stati messi, anche se dalla parte di Felleca si sottolinea che sarebbero stati messi soltanto in parte.

Di certo c’è che qualcosa sta per succedere, e questa sosta natalizia potrebbe proprio essere l’occasione da parte dei soci per mettere in chiaro tutto quello che c’è da chiarire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA