Festa, sfogo a fin di bene
«Io credo nella squadra»

L’allenatore precisa il senso del suo sfogo dopo la sconfitta di Vercelli

Lo sfogo di mister Festa dopo la partita di Vercelli ha colpito. Per ora soprattutto all’esterno: c’è chi è convinto che l’allenatore abbia fatto bene, c’è chi ritiene invece che i panni sporchi si debbano lavare in casa propria. Ed è quello che il tecnico farà probabilmente oggi alla ripresa degli allenamenti. È lì che la squadra avrà modo di confrontarsi faccia a faccia con il mister. E di ribattere, o accettare, le critiche piovute pesantemente sui giocatori a fine partita.

Festa è stato molto diretto. «Ho visto errori da giocatori di categoria inferiore. Gol presi in maniera ridicola, da giocatori che non sanno marcare. La Pro Vercelli sembrava l’ultima in classifica vista la voglia con cui ha giocato. Non noi, che eravamo in campo a far passare il tempo». Cose di questo tipo, dieci minuti di sfogo pesante, con toni visibilmente delusi.

Il giorno dopo l’allenatore non smentisce il suo pensiero, ma vuole precisarne il tenore. E chiarire gli obiettivi del suo intervento. «Niente polemiche, che in questo momento proprio non ci servono. Quello che ho detto era ovviamente frutto della rabbia e della delusione. Ma è anche un modo per far sì che la squadra reagisca. Non si deve pensare che io non credo nel valore dei miei giocatori, se mi sono arrabbiato è proprio perchè so che possono fare meglio».

Da parte di Festa anche un invito ai tifosi e a tutto l’ambiente. «Ringrazio la gente che ci sta vicino e che ci segue. Quello che voglio dire a tutti è di continuare a farlo soprattutto in un momento come questo. Ne abbiamo bisogno. Il Como è un bene della città, è un bene di tutti. E ha bisogno del supporto di tutti, Questa serie B è un traguardo importante, raggiunto dopo tanto tempo. È troppo importante, ora, fare di tutto per riuscire a conquistare la salvezza. Vorrei che le mie parole servissero davvero a tutti da stimolo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA