Ghirelli, la serie C e la lettera
«Ora denuncio il colpevole»

Il presidente prosegue con le esternazioni: «Io auspico che i ricorsi non ci siano perché sarebbe una cosa molto pesante»

Il presidente della Lega Pro Ghirelli prosegue con le esternazioni: «Io auspico che i ricorsi non ci siano perché sarebbe una cosa molto pesante: anche a fronte di diritti il fatto che qualcuno dei nostri valichi il portone della giustizia mentre il Paese è sofferente è dura. Noi siamo lo sport più popolare al mondo e sentiamo il cuore della società che batte e ci porteremo dietro il problema del lavoro, la difficoltà delle aziende, il ricordo e il dolore di chi è stato massacrato dal maledetto e se qualcuno procedesse con dei ricorsi non solo non ci farebbe fare una bella figura, ma la nostra gente ci darebbe un calcio nel sedere e avrebbe ragione. Io mi sono impegnato con le società di non parlare dell’ordine del giorno, e se trovo lo scienziato che ha divulgato la lettera lo denuncio per danni (si auguri che non lo trovi)».

Sul futuro: «Due società hanno presentato un’istanza, noi avevamo già intenzione di trovare un parere giuridico-legale sulla fondatezza dello strumento che si andava a proporre, ma bisogna partire da un fatto: o si conclude il campionato e quindi il risultato del campo non consentirà contestazioni, oppure ogni soluzione che ci apprestiamo a prendere potrebbe essere opponibile».

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