Ingaggi, le nuove regole
valgono anche per il Como

In serie A e B, ecco cosa cambierà a livello normativo

Una delle grandi novità della stagione, non solo per il Como ma per tutte le squadre di B e di A, è la norma che regola l’ammontare massimo degli ingaggi. Da quest’anno chi andrà oltre una certa soglia dovrà garantire con fidejussioni il suo impegno.

In sostanza, se il tetto degli ingaggi per la prossima stagione supera la somma dei contratti pluriennali già in essere per il 2021-22 e dei contratti scaduti al 30 giugno, tutto il surplus deve essere garantito con fidejussioni a copertura integrale dell’eccedenza. Nel computo entrano anche i compensi dei dipendenti e dei collaboratori tesserati, ad esempio il medico o il team manager. Un incentivo a non spendere di più dell’anno prima, a meno appunto di garantire personalmente.

Per il Como, così come per tutte le neopromosse, è possibile superare senza garanzie il tetto dell’anno precedente del 60 per cento, parlando di ammontare lordo. Oltre questa cifra, saranno necessarie fidejussioni.

Da fornire a scadenze precise, pena il divieto di procedere con le operazioni di mercato. Un sistema che condizionerà sicuramente le trattative di quest’estate ma anche, evidentemente, le richieste di calciatori e procuratori, che rischierebbero di andare fuori mercato se troppo eccessive.

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