La scossa di Porro
«Como, ti iscrivo e mi dimetto»

Il presidente fa un passo indietro: «La serie B è molto impegnativa»

Pochi giorni dopo la festa per la promozione in serie B Pietro Porro spiazza tutti: tra pochi giorni lascerà la presidenza del Calcio Como. «Completeremo le pratiche per l’iscrizione, poi darò le dimissioni».

Una mossa sorprendente: Porro aveva più volte detto in questi mesi che avrebbe lasciato l’incarico di dirigente delegato alla prima squadra. «Perchè ho preso un impegno triennale, l’impegno si è concluso, ed è giusto anche nei confronti degli altri soci che io mantenga ciò che ho detto». Ora però la situazione è un po’ diversa. Perchè l’incarico che Porro annuncia di voler lasciare è quello di numero uno di tutta la società. E non lo fa per tenere fede a un impegno. Ma per spingere anche gli altri a impegnarsi. «La serie B è una categoria che richiede più sforzi, e non parlo solo di sforzi economici. Impegni importanti da mantenere, situazioni da seguire, competenze specifiche che diventano sempre maggiori. Per me è diventato troppo impegnativo. Non mi sento neppure all’altezza, sinceramente. Me la sono cavata in Lega Pro, ed è stato faticoso. In serie B faccio un passo indietro».

Porro non sta parlando di disimpegnarsi ecomicamente dal Como. E resta comunque lui, con il suo 30%, il socio più forte nella S3C, la società che detiene il Como. «Ho bisogno però di un supporto maggiore da parte di tutti nel dividerci i compiti. E voglio lasciare a qualcun altro, se qualcuno si fa avanti, il ruolo di presidente. Se nessuno vorrà, se dovesse toccare di nuovo a me, potrei continuare solo a condizione che la suddivisione delle competenze tra noi soci sia chiara e divisa equamente».

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