Lega Pro per chiudere qui
Pazza idea del sorteggio

Fermare definitivamente il campionato di serie C. E sarà questa la proposta che la Lega Pro discuterà nella prossima assemblea, fissata per il 4 maggio

Fermare definitivamente il campionato di serie C. La richiesta di molti club è stata questa, ripetuta spesso nelle ultime settimane. E sarà questa la proposta che la Lega Pro discuterà nella prossima assemblea, fissata per lunedì 4 maggio, per rivolgere poi la richiesta ufficiale di sospensione definitiva alla Figc.

Ieri si è riunito il Consiglio direttivo della Lega Pro, per discutere innanzitutto la proposta di soluzione sull’evoluzione della stagione. E da quanto è stato divulgato nel pomeriggio, la prima richiesta è proprio quella della sospensione definitiva di questo campionato, senza prendere in considerazione ipotesi alternative di prolungamento dei tempi o di eventuali modifiche al calendario. La serie C non vuole giocare più, anche se in Assemblea le discussioni e le obiezioni non mancheranno. Soprattutto su un punto, quello relativo alle promozioni in serie B.

Perché stando a quanto è stato divulgato ieri, la proposta che sarà messa in discussione prevede, oltre al blocco delle retrocessioni dalla C alla D, la promozione in B delle squadre attualmente prime in classifica - ovvero Monza, Vicenza e Reggina - più una quarta squadra scelta tramite sorteggio. Un sorteggio a quanto pare da effettuarsi tra tutte le squadre che hanno diritto a partecipare ai playoff, quindi tutte quelle che al momento del blocco del campionato occupavano le posizioni dalla seconda alla decima nei loro gironi, da effettuare però secondo il tabellone studiato per i playoff reali. Dunque come se fossero vere e proprie sfide, secondo il calendario. Una successione di sorteggi incrociati che però ovviamente annullerebbe in pieno i reali valori del campo. Onestamente difficile pensare che possa essere accettata una soluzione come questa, specie da chi sta più in alto in classifica. Ma a questo punto anche da parte di chi, come è il caso del Como, si trova per un pelo fuori dalla zona playoff.

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