Ludi: «Niente processi
La B è alla nostra portata»

Il direttore generale del Como prova a dare carica alla squadra e all’ambiente

Como, forse, un po’ stanco. Ma sicuramente non demotivato. E soprattutto, ancora primo in classifica, nonostante le due sconfitte. L’analisi del direttore sportivo Carlalberto Ludi parte soprattutto da questo, dal fatto che «le possibilità di vincere il campionato sono le stesse di prima, l’obiettivo è ancora assolutamente alla portata. Pur avendo perso siamo sempre primi e con due partite da giocare in meno. Dunque non è il momento dei processi, ma è quello di compattarci, tutti insieme».

Processi no, ma ricerca dei possibili problemi per risolverli subito sì. La tesi più volte esposta dallo stesso Gattuso è quella di una squadra un po’ stanca, «e non è comunque niente di drammatico. Un calo fisico dopo tanti tour de force può anche essere ipotizzabile, su alcuni elementi soprattutto. Ma poco più di una settimana fa abbiamo giocato una grande partita contro la Pro Vercelli, quindi pensiamo anche a che cosa potremmo avere sbagliato in queste due gare in cui non siamo riusciti a esprimere il nostro potenziale».

In quanto al fatto che possano esserci poche alternative a chi gioca più o meno sempre, Ludi si limita a dire che «a mio parere le alternative le abbiamo, continuiamo ad avere una rosa ampia e tra le più competitive».

Le riflessioni da fare, dunque, possono essere altre. «Lo stiamo vedendo, il girone di ritorno è sempre più difficile, e vale per tutti. Le variabili sono tante. Mettiamoci anche, non come alibi ma come constatazione, che tra le squadre di testa noi siamo stati i meno fortunati per il problema del Covid, dovendo poi recuperare a un ritmo molto intenso. Abbiamo passato questo, un cambio di allenatore, due infortuni gravi a gennaio. Momenti e situazioni non semplici, eppure siamo davanti a tutti. E non molliamo il nostro obiettivo. La squadra è dispiaciuta per aver perso due occasioni in queste ultime due partite, ma sta lavorando ancora con una mentalità straordinaria. Recuperare subito è l’unica parola d’ordine».

Aver mantenuto il primato dopo una settimana così è comunque già di per sé uno stimolo a guardare avanti. Intanto l’obiettivo della sfida potrebbe anche spostarsi, vista la risalita dell’Alessandria? «Preferisco guardare sempre a noi. Certamente anche l’Alessandria adesso è tra le possibili candidate, ma se noi vinciamo non dobbiamo preoccuparci delle altre. Ora pensiamo solo a fare una grande gara sabato».

E ben venga il fatto di non aver dovuto affrontare proprio in questi giorni la trasferta in Sardegna, «sì una settimana piena per lavorare in questo momento ci fa bene, ma siamo una squadra che ha saputo vincere contro tutti, la cosa importante è riaccendere la scintilla. Poi come tutti gli altri ci dobbiamo adeguare al calendario, e alle decisioni che verranno prese. L’ipotesi più plausibile a questo punto sembrerebbe quella di allungare la stagione regolare, del resto è inevitabile».

E significa poter affrontare tutto con un minimo di calma in più. «Il momento è delicato, ma noi abbiamo delle certezze consolidate che possono e devono darci ancora più forza e convinzione. Lavoreremo e combatteremo fino alla fine per ottenere quello che vogliamo».

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