Mister Sabatini si racconta
«Il mio calcio a 360°»

Da Del Piero a Buffon, da Cosmi a Dominissini, tante esperienze nella vita calcistica del nuovo mister del Como

Una carriera non banale, quella del nuovo mister del Como. Cominciando dalla lunghissima esperienza nel settore giovanile del Padova. Allenatore ma anche tutor, educatore

. Ha cresciuto anche un certo Alessandro Del Piero... «Q

uando arrivo nella foresteria del Padova aveva quindici anni, appese in camera un poster di Platini, e diceva a tutti che lui voleva diventare il numero 10 della Juve...

». Anche lei come lui ha realizzato il suo sogno?

« Io sì. Io ho sempre desiderato fare l’allenatore. E l’ho sempre fatto, nel senso che non sono mai stato un solo anno senza avere una squadra. Magari solo per qualche mese, ma mai un anno intero senza campo. Infatti l’anno più brutto fu quello alla Carrarese, quando diedi le dimissioni perchè la situazione era difficilissima. Ma era settembre e restai fermo tutta la stagione, che fatica tremenda...

Gigi Buffon il mio presidente, pensare che l’avevo affrontato da ragazzino, quando allenavo i Giovanissimi del Padova, lui giocava con il Parma. Fece due papere clamorose...»

.

Due anni a Udine, altra esperienza non banale. «

L’Udinese era già all’avanguardia, io ero nello staff della prima squadra con il compito di occuparmi della tattica. Esperienza importantissima. A Udine mi portò Serse Cosmi, mio compaesano, amico fin dalla giovinezza. Poi lui fu esonerato e io rimasi lì. Lavorai anche, sia pure per pochi mesi, con un allenatore a voi molto caro, Dominissini».

Buon segno. E da quell’esperienza lei sviluppò una preferenza speciale

. «Sì, ho fatto anche la tesi al Master di Coverciano sul 4-3-1-2. Se lo applicherò qui? Vedremo. Magari si può provarci».

L’intervista completa a Carlo Sabatini su La Provincia di venerdì 16 gennaio

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