Questo è un Como più forte
anche di contrattempi e infortuni

Lo stop di Allievi è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi sfortunati

Tre settimane alla fine. Tre settimane per arrivare al traguardo mettendoci tutte le forze possibili. Fisiche e mentali. E questo Como ha dimostrato di averne tantissime. Soprattutto di forze mentali, che sono state spesso fondamentali per trovare quelle fisiche.

Perchè di difficoltà oggettive il Como ne ha superate tante. Ed è importante ricordarselo ora, a pochi passi dal traguardo, alla vigilia di una settimana che potrebbe dire tantissimo, forse quasi tutto, in chiave promozione. Ci sono giocatori che stanno per tagliare il traguardo dei tremila minuti giocati, Iovine, Facchin, Bellemo. In questo ordine sono i tre che hanno giocato di più. E sono in due, Iovine e Gatto, ad aver presenziato in tutte le trentatre gare giocate sinora. Tutti giocatori fondamentali per questa stagione, e in questo senso loro sono stati eccellenti e il Como è stato fortunato.

Ma di contro ci sono stati anche tanti incidenti di percorso che il Como ha superato con grande forza, trovando più o meno sempre le soluzioni giuste. L’ultimo brutto incidente, in ordine di tempo, è stato quello di Allievi domenica a Carrara. Ma scorrendo le pagine di questa stagione di episodi sfortunati se ne trovano molti, sempre affrontati e superati bene. Il Covid, in primis. Uno stop pesante che ha colpito quasi tutti e che avrebbe potuto davvero lasciare segni incancellabili. Anche perchè ha costretto poi la squadra a giocare a un ritmo intensissimo. Eppure proprio da lì è nato invece un inverno super.

E poi tanti problemi, anche un po’ dimenticati perchè superati con disinvoltura. Ma pensiamo per esempio all’attacco con Ferrari a lungo fuori forma e Rosseti di fatto indisponibile per buona parte della stagione, situazioni che davano a Gattuso ben poche alternative. In difesa si è potuto contare su Bertoncini a corrente alternata, spesso anche lui non è stato disponibile. E nella prima parte di stagione ci sono stati giocatori come Magrini e Bansal, spesso assenti. Sul mercato di gennaio, momento cruciale della stagione, la sfortuna si è accanita ancora di più: il caso di Germoni è emblematico, non ha mai giocato. Chi avrebbe potuto dare molto era Peli, che ha patito l’infortunio più grave. Da citare anche l’infortunio che a metà febbraio ha chiuso con mesi di anticipo la stagione di Zanotti, e anche questo avrebbe potuto rappresentare un serio problema. Poi, ancora uno stop per Ferrari, e ancora problemi per Bertoncini, che fortunatamente ora stanno bene, come sta bene Rosseti. Ma c’è stata la rottura del tendine d’Achille per Allievi. Tutte cose, si dirà, che in una stagione possono capitare. Ma pensandoci bene, raramente Banchini prima e soprattutto Gattuso poi hanno potuto avere tutti i giocatori a disposizione.

Eppure, i risultati sono qui da vedere. E per affrontare tutto questo, episodi che per molte squadre potrebbero risultare estremamente problematici, ci vogliono energie notevoli e una tenuta mentale da squadra vincente. Mettiamoci anche la capacità di rialzarsi sempre, anche dopo le sconfitte più pesanti. E di una cosa, dunque, si può essere certi guardando a queste ultime cinque partite. Che a questo Como non manca di certo la voglia di vincere, e tantomeno la capacità di risolvere qualsiasi problema.

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