Voci dal Como: «Non falliamo»
Società furibonda con Angiuoni

Intanto la squadra è partita per Bari tranquilla: «Noi pensiamo solo al campo»

Il caso del Calcio Como scuote città e tifosi dopo la sentenza del Tribunale che, nel dare ragione ad Angiuoni nella questione della fidejussione su Orsenigo, ha conclamato lo stato di insolvenza della società, trasmettendo gli atti alla Procura e profilando così la possibilità dell’apertura di un procedimento fallimentare.

Si parla di 5 milioni di debiti di varia natura: dai costi normali di gestione, debiti veri e propri con l’Erario (la cifra più alta), con alcuni fornitori, con il Comune. Lo stato di insolvenza è stato supposto dal giudice proprio per la presenza di ritardi nei pagamento, tra cui quelli con le rate del mutuo di Orsenigo. La società è intervenuta ufficialmente solo con uno stringato comunicato, relativo alla vicenda Angiuoni - con il quale la società è molto arrabbiata. In queste ore è arrivata però anche una sintetica dichiarazione di Fabio Bruni, socio del Como con delega alla prima squadra: «Il Como non fallirà. Questa vicenda finirà in una bolla di sapone. E noi, per tutta risposta, continuiamo ad andare avanti con il progetto Como e sullo stadio».

Intanto la squadra è partita per Bari senza problemi e tranquilla su questo fronte. «Noi pensiamo solo al campo», hanno dichiarato mister Cuoghi e capitan Giosa. Dal fronte tecnico una notizia: la Corte d’appello ha respinto il ricorso contro la squalifica di Barella. Le giornate resteranno tre, il centrocampista tornerà a disposizione per la partita di Crotone sabato 23.

© RIPRODUZIONE RISERVATA