Addio Elisa: «Un’artista completa»

San Fermo Diplomata al Conservatorio di Como, aveva 41 anni ed è stata vinta da un tumore. Era musicista e autrice: «Cantastorie affabulata con la rima annuvolata», così amava definirsi

Elisa Salvaterra avrebbe compiuto 42 anni il prossimo primo agosto. In un mondo in cui non si muore a 40 anni di tumore queste righe sarebbero state pubblicate tra una cinquantina d’anni, invece, nel mondo in cui è impossibile abituarsi a quel nemico così subdolo che ci trova sempre impreparati alla notizia del suo manifestarsi, vengono scritte oggi, con la sua forza nell’affrontare ogni cosa che diventa lezione di vita per tutti.

Elisa Salvaterra, cavallaschina, classe 1980, autrice drammaturga, musicista ed insegnante, attrice ed interprete, diplomata al Conservatorio di Como in flauto traverso, ed in dizione e recitazione alla Scuola Internazionale di Teatro, “Cantastorie affabulata con la rima annuvolata”, così amava definirsi anche se le definizioni non possono mai essere esaustive.

Conosciuta in provincia

Conosciutissima in paese e in tante zone della nostra provincia, negli ultimi anni ha lottato con la malattia e proprio la malattia è stata il motore che la spinse a scrivere “Bottoni”, la pièce tragicomica scritta ed interpretata da lei, la sua opera più cara perché, come diceva con quel suo timbro di voce così caldo ed intenso, così capace di trasmettere un mondo di emozioni e di realtà, parla «di amore, di morte e di un’altra bazzecola chiamata vita. Come tutti i racconti è una storia vera, ho deciso di raccontarla per essere d’aiuto, perché non è facile stare accanto ad una persona malata – diceva l’artista parlando della sua opera - Ciò che è comico per me è profondamente vero e racconta l’autenticità di una persona».

Tantissime in pochi anni le produzioni artistiche di una persona immensamente capace e talentuosa, che si è sempre messa a disposizione del suo paese attraverso rappresentazioni organizzate dal suo Comune con la commissione attività culturali, e poi, fuori da San Fermo, in Brianza, a Como, Cernobbio.

Una vita vissuta producendo arte, prestando la sua voce, la sua presenza scenica ed il suo grande cuore anche per tante iniziative benefiche, l’ultima è stata la presentazione del libro degli Alpini di Cavallasca del 14 gennaio, il cui ricavato va all’associazione Diversamente Genitori.

L’opera “Bottoni”

Elisa Salvaterra lascia un patrimonio artistico di valore e “Bottoni”, un’opera che va al di là della rappresentazione teatrale e diventa un modo per riflettere sulla vita, ne è un esempio importante, tanto che Elisa quell’abito di scena non lo ha più svestito. Come i bottoni che uniscono uno o più lembi di stoffa e ne illuminano la trama, così è la lezione spettacolo di Elisa: «La felicità come occasione per la cura di sé sta a significare che nella battaglia contro la malattia non importa chi vince, perché la vittoria è già insita nel combattere».

“Bottoni”, “I misteri di Cà di sotto” il suo romanzo pubblicato nel 2018 che parla di paure, “Pensione Mirafiori. Caffè clandestino” un’altra avventura deliziosa che teatralmente narra della libertà negata dai totalitarismi, raccontata sempre con la sua profonda e divertente comicità, Elisa resterà ogni volta che si parla delle esperienze di vita, come quelle della malattia, come quelle che affrontiamo nel nostro piccolo palcoscenico della vita ogni giorno.

I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 14.30 nel parco di Villa Imbonati, casa della cultura, luogo a lei caro.

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